Brescia, nasce Forme: il luogo della creatività di Arianna Gatti

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(di Tiziano Rapanà) Se dico forme, non pensate subito a chissà cosa. Non sono astrusità intellettuali. Sono forme di un concetto che si fa cucina raffinata, racchiusa nell’inglesismo fine dining. Forme è, in sostanza, il nome di un ristorante che si è appena aperto al mondo. Deve il suo nome alla presenza di oggetti di design, di giochi, di forme geometriche nelle sale del locale e al paese di origine della chef Arianna Gatti (nella foto), in provincia de L’Aquila. Forme è a pochi minuti dal centro di Brescia e dalle principali arterie autostradali, ma è inserito nel primo contesto agricolo a sud della città. Non avete dunque a che fare con le dinamiche tipiche del vivere cittadino. Ora non fate pensieri strani: già ipotizzate percorsi assurdi per raggiungere il ristorante. Non è così. State cheti, non dovete sbattere per arrivarci e in più troverete attorno a voi un ampio parcheggio che vi rasserenerà ancora di più. Il locale è facilmente raggiungibile dal casello autostradale di Brescia Centro, dall’uscita sei della tangenziale sud, e dalla stazione ferroviaria di Brescia, a nove minuti soltanto. Chi, invece, proviene dall’aeroporto di Linate in poco più di cinquanta minuti può arrivare a Forme imboccando l’autostrada A35 BreBeMi. Giunti a destinazione, vi troverete immersi nella bellezza di un’antica corte ristrutturata, cui all’interno trova il proprio posto il luogo delle creazioni di Gatti. Più che una corte è una mini reggia moderna (non pensate, però, alla magnificenza della celeberrima di Caserta) che ospita anche il quartier generale di Atena, una società, proprietaria di Forme, specializzata nella formazione per aziende, privati e professionisti. Accanto al ristorante della chef Gatti, aperto a cena dal mercoledì alla domenica e a pranzo il sabato e la domenica, trova spazio Sottoforme Bistrò. Il tutto è presentato, anche dal punto di vista della comunicazione al pubblico, sotto il cappello di Atena Multi Forme che include le attività dedicate all’organizzazione di eventi. La stagionalità è il punto dell’orizzonte mirato da Gatti. E dunque spazio solo alle materie prime acquistate da produttori e fornitori nazionali e, soprattutto, locali. Il menu guarda a due percorsi di degustazione con portate ispirate sia al territorio abruzzese che a quello bresciano. La cucina di Forme, ispirata alla tradizione italiana, si presenta concreta e di sostanza, lontana al sentire à la page. La chef Gatti definisce la sua cucina “tradizionale e ricca di sapori riconoscibili, composta da piatti realizzati con tecniche funzionali e che non richiedono spiegazioni preliminari, dove il design gioca un ruolo fondamentale”. Gatti sperimenta e va fuori dal seminato classico, senza lanciarsi in pericolose arditezze. Interessante è un dolce che può piacere agli amanti dell’arte. Si tratta di un particolare omaggio alla statua La vittoria Alata, che potete vedere al tempio capitolino di Brescia. Il dolce presenta una strutturazione complessa: al suo interno, vi si trova una mousse di litchi e cioccolato bianco con gel di lamponi e pralinato di sesamo. Il tutto valorizzato da una polvere di sesamo nero e cialde croccanti a forma di ali, che, durante gli scavi, furono ritrovate a parte. Provatelo e ditemi se vi è piaciuto. Il dolce è figlio della creatività di un’artista notevole. Arianna Gatti è una chef rinomata, ha lavorato a Bologna dai fratelli Leoni e successivamente è entrata a far parte del team del Miramonti l’Altro, il ristorante due stelle Michelin di Concesio (BS): qui ha prestato servizio come sous-chef in una combriccola laboriosa dominata dal talento delle donne.

tiziano.rp@gmail.com