Oltre 564 milioni di euro di ricavi e 12.742 nuovi occupati. Sono i dati in crescita del mondo delle cooperative delle province di Udine, Gorizia e Trieste, comunicati dall’ufficio studi dei Confcooperative Alpe Adria che riunisce 394 realtà. L’occupazione è aumentata dell’11,7% rispetto al dato pre-pandemia del 2019, mentre i ricavi sono cresciuti del 14,3%. Crescita a due cifre in particolare tra le cooperative sociali (+21% di ricavi, +14% di addetti) e tra quelle di lavoro e servizi (+13,2% di ricavi e +10,3% di addetti). “Numeri che, tuttavia – sottolinea la presidente di Confcooperative Alpe Adria Paola Benini (nella foto) – nascondono una situazione estremamente differenziata che vede soffrire, in particolare, le cooperative di più piccola dimensione”. “Tutto il mondo cooperativo – precisa Benini – fatica ancora a recuperare margini di redditività che permettano di guardare al futuro con maggiore tranquillità, dopo che la pandemia ha eroso riserve e sottoposto a un forte stress sia la tenuta patrimoniale che quella occupazionale”. Le maggiori preoccupazioni riguardano l’andamento di costi e investimenti, soprattutto nel primo semestre 2023, e i riflessi su materie prime, export ed energia della situazione internazionale. “Il comparto culturale e turistico, quello piu’ colpito dalla pandemia, ha ripreso ad assumere – aggiunge Benini – ma nel dato aggregato i ricavi, in crescita rispetto al 2020, sono ancora inferiori al livello pre-Covid del 2019”. “Per i prossimi mesi – conclue Benini – puntiamo a una campagna per sostenere start up di nuove imprese e i workers buy out, cioè le trasformazioni in cooperativa di imprese in crisi o in fase di passaggio generazionale”.