(di Tiziano Rapanà) Pane e olio, straordinario sposalizio. Miglior pranzo, spuntino e cena. Per chi se ne intende, ovvio. Lasciate agli altri le sperimentazioni folli e ardite. Semmai concedetevi, per arricchire un po’ l’incontro, del pomodoro a pezzi e qualche foglia di basilico. Il sale grosso è l’ottima ciliegina sulla torta. Qualcuno vi dirà che fa male: mandatelo a quel paese. Non rinunciate al sale, per inquietanti smanie salutistiche. L’olio è un toccasana per il nostro organismo. Naturalmente quello buono, ossia il mitico extravergine d’oliva. Fa bene allo stomaco e all’intestino, riduce i picchi di glicemia dopo il pasto ed è un arcinemico del colesterolo cattivo. Anche il sale fa bene, aiuta a digerire, purché se ne faccia un uso moderato. Giunto a questo punto, vi ho convinto della bontà – anche nutrizionale – del pane con l’olio? Spero di sì. L’olio è un alimento molto gettonato dai consumatori. A dirlo è Coldiretti Puglia. Crescono del 25% le vendite di olio extravergine di Puglia durante le festività, con 9 famiglie su 10 che lo consumano ogni giorno e una crescente attenzione verso il prodotto di qualità in cima alla top ten dei regali gastronomici più ricercati e molto attesi. Anche all’estero le vendite sono aumentate del 40%. L’olio, dunque, è un grande classico anche a Natale. Consumatelo in grande quantità, è buono e fa bene (con buona pace del Nutriscore).