(di Tiziano Rapanà) E ancora la pizza. L’argomento principe, di tutte le discussioni sulla gastronomia, esibisce nuovamente il suo dominio nell’ideazione di un possibile questione riguardo il manducare. La pizza è l’elemento così presente eppure intellettualmente evanescente: di tutti e di nessuno, inevitabilmente. Più la mangi e più diventa meno tua, inafferrabile. Finta popolana, ma in verità è nobilissima. Forse la più nobile tra le pietanze. Ruffiana come Carmenella la bella acquaiola di ‘Ndringhete ‘ndra, un pezzo classico della tradizione napoletana di fine ‘800. Tutti vogliono sposare Carmenella, lei si nega: “Giuvinò, nun è cosa”. Inutile appropriarsene, cosmopolita e localissima, non si concederà mai a nessuno. Parma è pronta per celebrarla, l’anno venturo, con un campionato mondiale che è giunto alla fatidica trentesima edizione. Fino ad esaurimento dei posti disponibili, sarà possibile iscriversi al campionato. Tutti i pizzaioli professionisti, ossia gente non improvvisata ma che lavora in pizzeria propria o altrui. Gente che passa il tempo nei forni a infornare e sfornare, a preparare impasti e via così. Tanto di cappello ai dilettanti, a chi gioca in famiglia o con gli amici, ma qui si celebra il lavoro dei pizzaioli ed è giusto che la gara sia riservata a loro. Iscriversi è semplice: basta registrarsi sul sito e selezionare la competizione (o anche più gare) a cui si intende partecipare. Possono gareggiare soltanto i pizzaioli che hanno compiuto 16 anni. Sconti importanti per chi si iscrive in anticipo: al 15 gennaio, il costo di iscrizione è di 200 euro. Salirà a 230 euro nella seconda fase, dal 16 gennaio al 28 febbraio. Dal 1° marzo sarà possibile iscriversi al prezzo pieno di 250 euro. Per i partecipanti al Trofeo Heinz Beck e alle gare di abilità, il costo di iscrizione non cambierà (200 euro), e per chi si iscrive a più di una gara riceverà uno sconto del 10%. Pizzaioli di tutto il mondo unitevi e gareggiate: rafforzate la santa competizione gastronomica che ispirerà al meglio la vostra creatività.