NuScale Power, LLC (NuScale), in collaborazione con Shell Global Solutions (Shell) e con i partecipanti del settore, svilupperà e valuterà un progetto concettuale relativo a un sistema energetico integrato (IES, Integrated Energy System), ottimale dal punto di vista dei costi, per la produzione di idrogeno a partire da elettricità e calore di processo da una centrale elettrica SMR (Small Modular Reactor) VOYGR™ di NuScale. Il progetto, denominato “Development and Demonstration of a Concept for an Economically Optimized IES” (Sviluppo e dimostrazione di un progetto concettuale di un IES economicamente ottimale), sarà completato in due fasi. Tra gli altri partecipanti alla ricerca vi sono Idaho National Laboratory, Utah Associated Municipal Power Systems (UAMPS), Fuel Cell Energy, FPoliSolutions e GSE Solutions.
La tecnologia SMR flessibile di NuScale presenta il potenziale per bilanciare e stabilizzare le reti elettriche a predominanza di rinnovabili tramite la produzione di idrogeno. I mercati energetici presentano problemi di affidabilità in un contesto di domanda elevata e di scarsa produzione di energia; in questo ambito, l’idrogeno può essere utilizzato come prodotto finale o come fonte di energia accumulata per l’elaborazione tramite celle a combustibile a ossidi solidi reversibili (RSOFC) per la generazione di elettricità.
“L’idrogeno è stato identificato come percorso per la decarbonizzazione globale, e la tecnologia SMR di NuScale completa questo obiettivo tramite la produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio”, è il commento di John Hopkins, nella foto, presidente per l’energia e Chief Executive Officer di NuScale.
Per valutare le dinamiche dell’IES sarà modificato un simulatore di sala di controllo targato NuScale, che includerà modelli relativi al sistema di elettrolizzatori ad ossidi solidi (SOEC) per la produzione di idrogeno, in aggiunta a una RSOFC per la generazione di elettricità. La ricerca calcolerà il numero di NuScale Power Modules™ necessari per la produzione di idrogeno nei SOEC e la quantità di idrogeno accumulato per la successiva produzione di elettricità. Saranno inoltre valutati ulteriori fattori economici in base al Carbon Free Power Project dell’UAMPS, come l’impatto nel Western Energy Imbalance Market, i programmi di adeguamento delle risorse e altri fattori dei mercati locali che saranno definiti in seguito.
“Siamo lieti di partecipare a questa collaborazione, che rispecchia il nostro impegno per lo studio di tecnologie potenzialmente in grado di consentire la decarbonizzazione e supportare la transizione energetica”, ha dichiarato Dirk Smit, vicepresidente della Strategia delle ricerche presso Shell.