(di Tiziano Rapanà) Ba-Ba-Ba-Ba-Bauli! Rigorosamente così, con questa scansione ritmica atta a ricordare cos’era la pubblicità di un tempo. Bauli come memorabilia audiovisiva del passato, storia del nostro costume che vuole rimarcare il lato gioioso dell’identità italiana. Ora è il tempo dei cent’anni, traguardo importante che giustamente l’azienda festeggia nel migliore dei modi. Con un docufilm che trovate su Timvision: scoprirete tutti i retroscena sulla nascita e crescita del grande gruppo. Nel 1922 Ruggero Bauli aprì un piccolo laboratorio artigianale a Verona, puntando sulla ricetta tradizionale del pandoro. L’azienda ora conta 1700 dipendenti nel mondo, 7 siti produttivi e una varietà di marchi come Doria, Motta, Alemagna e Bistefani. Cent’anni e non li dimostra, il tempo che passa è benevolo oltre misura. Ed è giusto che sia così, chi semina bene raccoglie di conseguenza. Il presidente Michele Bauli (nella foto), a Verona, ha fatto il punto della situazione sul traguardo raggiunto: “Avere l’opportunità di celebrare oggi questo traguardo così straordinario, mi rende particolarmente orgoglioso”. E ancora: “Pensare che come azienda familiare – prosegue – abbiamo attraversato cento anni di storia italiana, testimoniando anche diversi momenti di grande difficoltà e contribuendo, nel nostro piccolo, a rendere il nostro Paese una vera e propria eccellenza nel mondo, non può che rendere me, così come tutta la famiglia Bauli, commosso e fiero. Un traguardo che non sarebbe stato possibile senza i lavoratori e le lavoratrici che con il loro talento, la loro passione e la loro creatività, realizzano quei prodotti semplici e buoni per cui siamo ormai conosciuti in Italia così come nel resto del mondo”. L’imprenditore ricorda: “È partito tutto dal sogno di un pasticcere, mio nonno Ruggero, che con impressionante tenacia e capacità di visione ha dato il via alla storia di un pezzo dell’imprenditoria italiana, un pezzo che abbiamo ereditato con grande cura e rispetto della tradizione insieme alla volontà di innovare guardando al futuro. È questo l’approccio che adotteremo anche per i nostri prossimi cento anni”. Sui costi di produzione, il presidente è stato chiaro: l’azienda “sta cercando di non aumentare per quanto possibile i prezzi di vendita ma faremo come fanno tutte le aziende perché non è possibile pensare di sostenere tutto questo momento di costo”. L’azienda chiuderà il bilancio 2022 a 541 milioni di euro con una crescita del 12,5% rispetto all’anno scorso. Sono numeri importanti che indicano la struttura del successo di Bauli. Il Natale si avvicina e l’azienda vi propone un cesto di golosità interessanti. Vi suggerisco di provare l’ottimo panettone al limoncello. Ha un gusto deciso ma non aggressivo, che è adatto per chi cerca l’alterità in pasticceria.