Nel mese di agosto, secondo i dati di Terna, nella foto l’a. d. Stefano Donnarumma, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, l’Italia ha consumato complessivamente 25,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in diminuzione del 2,6% rispetto allo stesso mese del 2021.
Nei primi otto mesi del 2022, la richiesta di energia elettrica in Italia è in crescita del 2% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+1% il valore rettificato).
Nel dettaglio, agosto ha avuto lo stesso numero di giorni lavorativi (22) e una temperatura media mensile superiore di circa 0,6°C rispetto ad agosto del 2021. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risulta in calo del 3,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di agosto è risultata ovunque negativa: -0,8% al Nord, -3,6% al Centro e -5,2% al Sud e nelle isole. In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica di agosto, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario e temperatura, risulta in flessione rispetto a luglio (-1,6%).
Nel mese di agosto 2022, la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’89,3% con la produzione nazionale e per la quota restante (10,7%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. La produzione nazionale netta è risultata pari a 23,4 miliardi di kWh (+1,1%). Le rinnovabili hanno coperto il 34,5% della domanda elettrica nazionale. In crescita le produzioni da fonte termica (+17%) e fotovoltaica (+7,4%). In flessione le produzioni da fonte idrica (-42,2%), eolica (-15,3%) e geotermica (-1,5%). Per quanto riguarda, infine, il saldo import-export, la variazione è pari a -25,2%, con una diminuzione dell’import (-21,1%) e una crescita dell’export (+34,9%).
L’indice IMCEI elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette ‘energivore’, registra una flessione del 15,2% rispetto ad agosto del 2021. Positiva la variazione solamente del comparto della chimica.