Si è svolta ieri ad Asti, presso Palazzo Ottolenghi, la presentazione del nuovo accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un accordo basato sul percorso congiunto “Disegnare il futuro: Competitività, Innovazione, Sostenibilità”, che mette a disposizione 12,5 miliardi di euro per le imprese del Piemonte, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, con l’obiettivo di promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita, in coerenza con il PNRR.
Alla presenza di numerosi imprenditori del territorio, hanno aperto i lavori Andrea Amalberto, presidente dell’Unione Industriale della Provincia di Asti, e Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo. Riccardo Chiapello, direttore commerciale Imprese Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo, ha illustrato i contenuti dell’accordo, nonché le prime iniziative congiunte. L’economista Romina Galleri, della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, ha commentato lo scenario economico in cui sono chiamate a operare le imprese del territorio, introducendo così le tematiche di maggiore interesse per il sistema produttivo locale, approfondite nella seconda parte dell’incontro nella una tavola rotonda con Paola Malabaila (Malabaila & Arduino), Luigi Costa (Mista), Erminio Renato Goria (Gruppo Alplast) e Andrea Perusin (Intesa Sanpaolo).
L’accordo presentatoalle imprese astigiane – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende per la digitalizzazione e l’innovazione, il rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, il potenziamento delle filiere, la sostenibilità e il capitale umano.
Commenta il presidente dell’Unione Industriale della Provincia di Asti, Andrea Amalberto: “Competitività, innovazione e sostenibilità sono temi di estrema rilevanza per chi oggi fa impresa, soprattutto in un momento storico complesso come quello che stiamo vivendo. La crescita che si stava prospettando è oggi messa a dura prova e la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria potrà fornire importanti strumenti finanziari che, unitamente all’ottimo supporto fornito sul territorio, gioverà sicuramente alle nostre aziende”.
«Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti delle imprese piemontesi, mettendo in campo un plafond di 12,5 miliardi di euro e rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – dichiara Andrea Perusin, direttore regionale Piemonte Sud e Liguria Intesa Sanpaolo – Il sistema imprenditoriale astigiano è robusto, non ha ceduto durante la pandemia, ma oggi deve affrontare ulteriori difficoltà per il rincaro delle materie prime e del costo dell’energia. Intesa Sanpaolo vuole continuare ad essere un partner di riferimento. Nei mesi scorsi abbiamo stanziato 10 miliardi per investimenti volti a diversificare le fonti energetiche e per le fonti rinnovabili. Da ultimo, ulteriori 2 miliardi per contrastare i maggiori costi dovuti al rincaro del gas. Il nostro Desk Energy, tra l’altro, è in grado di attivare impianti fotovoltaici in locazione. Per quanto riguarda i crediti fiscali legati alle ristrutturazioni, altro tema che desta preoccupazioni, Intesa Sanpaolo, che ha già acquisito 9 miliardi, è pronta per le ri-cessioni. Abbiamo predisposto un’offerta e siamo in contatto con le prime imprese acquirenti, augurandoci che sempre più aziende decidano di operate assieme a noi in tal senso”.
L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione.