In vista della ancora presente guerra contro la comunità democratica euro-atlantica scatenata dalla Russia, risulta necessario prepararsi in ambito nazionale ed europeo per approntare una vera e propria economia di guerra nei diversi ambiti del tessuto economico sociale.
a. Incremento delle spese militari per equipaggiamenti e riserve operative, sposando la ricerca tecnologia per la sicurezza e difesa come modello di sviluppo.
b. Protezione giuridica a livello europeo dei settori tecnologici importanti per la sopravvivenza di lungo periodo dell’Europa – riposizionamento su suolo europeo delle filiere produttive, a partire dalle materie prime e produzioni intermedie di elementi come microprocessori, materiali speciali, capacità di progettazione e ricerca, esplosivi, logistica complessa;
c. Superamento della dimensione nazionale in ambito cyber-warfare, spionaggio e controspionaggio, per contenere l’offensiva russa;
d. Indipendenza energetica a livello europeo, tramite meccanismi di solidarietà e scorte, e una strategia che complementi risparmio, energie rinnovabili e energia atomica con l’eliminazione delle fonti minerali non basate sul suolo europeo;
e. Indipendenza alimentare e idrica europea con meccanismi simili di solidarietà e stoccaggio, ricostituzione della capacità produttiva interna, diminuzione degli sprechi e controllo delle filiere alimentari incluse i beni strumentali intermedi;
6. Ricerca medica e capacità di incremento in caso epidemico dei ricoveri e cure-
Le iniziative prevedono la cooperazione fra le autorità nazionali ed europee.