La Banca centrale europea nel Bollettino economico scrive: “Nelle prossime riunioni del Consiglio direttivo sarà opportuna un’ulteriore normalizzazione dei tassi di interesse”.
La decisione di alzare di mezzo punto a luglio, che ha anticipato l’uscita dai tassi negativi, permette al Consiglio direttivo di passare a un approccio in cui le decisioni sui tassi vengono prese volta per volta sulla base dei dati economici.
La Bce, consapevole del fatto che le imprese continuano a fronteggiare costi più elevati e interruzioni nelle catene di approvvigionamento, afferma: “L’attività economica nell’area dell’euro sta rallentando” in riferimento al fatto che la guerra in Ucraina rappresenta un persistente freno alla crescita. Mentre la riapertura dell’economia e la riprese dei viaggi dovrebbe favorire l’economia nel terzo trimestre di quest’anno.
“Negli ultimi giorni del periodo di riferimento i differenziali di rendimento dei titoli di Stato dell’area dell’euro sono tornati su livelli più elevati, con l’evolversi della crisi politica in Italia”. In una situazione di maggior volatilità, anche lo spread dell’Italia “è diminuito complessivamente di 8 punti base, ma la sua volatilità è aumentata verso la fine del periodo in esame, di riflesso alla crisi politica in atto nel Paese”.
La flessibilità nel reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza del portafoglio del programma di acquisto per l’emergenza pandemica rimane la “prima linea di difesa al fine di contrastare i rischi per il meccanismo di trasmissione connessi alla pandemia”. Inoltre la Bce descrive il Tpi, lo scudo anti-spread approvato a luglio come “un ulteriore strumento a disposizione del Consiglio direttivo, attivabile per contrastare ingiustificate e disordinate dinamiche di mercato che mettono seriamente a repentaglio la trasmissione della politica monetaria in tutta l’area dell’euro”.