Resi i noti i dati del secondo trimestre di CNH Industrial. Ricavi netti delle Attività industriali pari a 5.613 milioni di dollari, in crescita del 17,5% principalmente per effetto degli aumenti di prezzo, parzialmente compensato da una conversione valutaria negativa pari quasi al 3%. EBIT Adjusted delle Attività Industriali pari a 654 milioni di dollari (572 milioni di dollari nel secondo trimestre 2021), con entrambi i segmenti in crescita rispetto all’anno precedente. Il margine EBIT Adjusted del segmento Agriculture è del 14% e quello di Construction del 3,8%. Utile netto Adjusted di 583 milioni di dollari, con un Risultato diluito per azione Adjusted di 0,43 dollari (utile netto Adjusted di 507 milioni di dollari nel secondo trimestre 2021, con un Risultato diluito per azione Adjusted di 0,37 dollari). Margine operativo lordo delle Attività Industriali pari al 22,0% (22,2% nel secondo trimestre 2021) con un miglioramento nel segmento Construction nonostante la continua pressione sui costi. Le imposte sul reddito sono pari a 228 milioni di dollari e le imposte sul reddito Adjusted(1) sono pari a 185 milioni di dollari, con un’aliquota fiscale effettiva Adjusted(ETR Adjusted(1)) pari al 25,0%. 2 Free Cash Flow delle Attività Industriali pari a 404 milioni di dollari. Le rimanenze di manufacturing rimangono elevate, a causa dei vincoli nella catena logisticoproduttiva, mentre le rimanenze di prodotti finiti sono contenute rispetto al livello delle vendite. L’indebitamento totale al 30 giugno 2022 è pari a 20,8 miliardi di dollari (20,9 miliardi di dollari al 31 dicembre 2021). Debito netto delle Attività Industrialipari a 1,6 miliardi di dollari, con un aumento di 438 milioni di dollari rispetto al 31 dicembre2021. Liquidità disponibile pari a 8.795 milioni di dollari al 30 giugno 2022. Ad aprile, sono arrivate a scadenza obbligazioni della società CNH Industrial Capital LLC per 500 milioni di dollari, con cedola fissa del 4,375%. A maggio, la CNH Industrial Capital LLC ha emesso obbligazioni per 500 milioni di dollari, con cedola fissa del 3,950% e scadenza nel 2025. A maggio CNH Industrial ha pagato 379 milioni di euro (412 milioni di dollari) di dividendi ai propri azionisti. Durante il trimestre, CNH Industrial ha incassato 350 milioni di dollari dalla vendita della Engineered Films Division di Raven. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un programma di acquisto di azioni proprie fino a 300 milioni di dollari, da lanciare al completamento del programma esistente da 100 milioni di dollari. Il CEO Scott W. Wine (nella foto) ha così commentato i risultati: “I solidi risultati del secondo trimestre evidenziano come l’attenzione del team di CNH Industrial sia focalizzata verso il raggiungimento degli obiettivi, eccellendo sia per la capacità tattica di garantire il rispetto degli impegni presi con i clienti, sia per i notevoli progressi compiuti nelle nostre iniziative strategiche. Questi aspetti e la forte crescita dei prezzi, hanno contribuito al robusto incremento del fatturato e del Risultato diluito per azione Adjusted, rispettivamente pari al 17,5% e al 16,2%. Il miglioramento dei prezzi, dei volumi e del mix hanno compensato il significativo aumento dei costi, con un margine operativo lordo in miglioramento di 174 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. La scarsità di componenti ha nuovamente influito sulla produzione, determinando un Free Cash Flow di 404 milioni di dollari che, sebbene rappresenti un enorme miglioramento rispetto al trimestre precedente, è comunque inferiore di quasi il 50% rispetto al secondo trimestre del 2021. Nonostante ciò, continuiamo a prevedere un Free Cash Flow superiore a 1 miliardo di dollari per il 2022.
In prospettiva, abbiamo in serbo nuovi ed entusiasmanti prodotti da svelare alle prossime fiere e al nostro Tech Day di fine anno. Raven e il nostro team di Precision Farming stanno facendo passi da gigante e contribuiscono a guidare la crescita del segmento Agriculture, mentre il segmento Construction Equipment, rinforzato da Sampierana, sta aumentando significativamente la propria redditività. Grazie a queste basi sempre più solide, riteniamo di poter rispettare le nostre prospettive per l’intero anno, ma prevediamo condizioni decisamente meno favorevoli per i prossimi trimestri. Il rafforzamento del dollaro americano sta producendo i suoi effetti sui prezzi delle soft commodities, con il rischio di un ulteriore deterioramento della fiducia e delle entrate degli agricoltori e, al contempo, prevediamo la probabilità di un calo della domanda in Europa a causa della guerra in Ucraina, del rischio energetico e dell’inflazione. Nel continente americano, la domanda costante da parte dei clienti che si occupano di colture da reddito indica che questo mercato potrebbe essere più stabile, ma nel complesso ci stiamo preparando per una recessione. Il nostro team ha dimostrato che, a prescindere dal contesto, continuerà a realizzare le priorità strategiche prefissate e a generare risultati per i nostri clienti e azionisti.”