La fibra fermentabile, un integratore alimentare a base di amido resistente, potrebbe contribuire a ridurre il rischio di sviluppare diverse forme ereditarie di cancro. Descritto sulla rivista Cancer Prevention Research, questo risultato emerge da uno studio condotto dagli scienziati dell’Università di Newcastle e dell’Università di Leeds. Il team, guidato da John Mathers, ha coinvolto persone con alto rischio ereditario di un’ampia gamma di tumori per valutare l’effetto preventivo dell’amido, che si trova in diversi tipi di alimenti, come avena, cereali per la colazione, pasta o riso, piselli e fagioli. “Questo studio è iniziato oltre 20 anni fa – riporta John Burn, dell’Università di Newcastle – quando pensavamo che le persone con una predisposizione genetica al cancro del colon potessero essere trattati con aspirina. Il nostro lavoro suggerisce che la somministrazione di questo amido in aggiunta alla terapia in uso potrebbe essere significativamente efficace”. I ricercatori hanno esaminato quasi mille pazienti con la sindrome di Lynch, che può essere associata a un rischio più elevato di sviluppare tumori. Nell’ambito del lavoro, chiamato CAPP2, i volontari hanno assunto l’amido, l’aspirina o un placebo ogni giorno per due anni. Alla fine della fase di trattamento, non è stata osservata alcuna differenza tra i diversi gruppi, ma nel periodo di follow-up sono stati rilevati solo cinque nuovi casi di tumori del tratto gastrointestinale superiore tra i 463 partecipanti che avevano assunto l’amido resistente, a fronte di ben 21 soggetti tra i 455 che avevano ricevuto il placebo. Stando a quanto emerge dall’indagine, quindi, l’amido aveva contribuito a ridurre di oltre il 50 per cento il rischio di sviluppare neoplasie in diverse parti del corpo. Questo effetto, riportano gli esperti, è stato particolarmente evidente per i tumori del tratto gastrointestinale superiore, come quelli esofagei, gastrici, delle vie biliari, del pancreas e del duodeno. La reazione positiva è stata osservata per oltre dieci anni dopo l’interruzione del trattamento. “L’amido che abbiamo testato – osserva Mathers – poteva ridurre diversi tipi di cancro di oltre il 60 per cento, specialmente quelli del tratto gastrointestinale superiore, che sono molto difficili da diagnosticare e spesso non vengono rilevati tempestivamente”. La fibra fermentabile sembra quindi associata a una serie di benefici per la salute e inoltre ha un apporto calorico ridotto rispetto all’amido tradizionale. I ricercatori stanno ora avviando un nuovo studio, CaPP3, con oltre 1.800 persone con sindrome di Lynch, per valutare la possibilità di ridurre le dosi di aspirina nel trattamento di queste forme di cancro.