“Pochi giorni fa abbiamo presentato il nostro piano industriale 2022/2031 da 190 miliardi di euro di investimenti, che ha tra i suoi principali obiettivi finalizzare questi investimenti pubblici realizzando le opere nei tempi previsti e creare un sistema di trasporti e logistica sempre più integrato, efficiente, sostenibile. Adeguato alle necessità di crescita del Paese”. Lo ha detto Luigi Ferraris, nella foto, amministratore delegato del gruppo Fs, intervenendo al convegno organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata e dalla Corte dei Conti dal titolo ‘La finanza pubblica per sviluppare il Paese’.”Un piano dal respiro decennale dunque, elaborato nella convinzione che la prospettiva temporale sia necessaria per un’adeguata programmazione delle attività e un efficace perseguimento degli obiettivi. Ma per attuare il Piano – ha sottolineato Ferraris – è necessaria anche una rivisitazione di metodi e strumenti, fattori chiave per qualificare la spesa pubblica. Oggi il rapporto con i grandi soggetti attuatori, come per esempio le nostre Rfi e Anas, utilizza strumenti come i contratti di programma e di servizio, gli accordi, i protocolli di intesa, le intese territoriali, che risentono ancora di una eccessiva distanza temporale tra intenzioni e attuazioni, tra cassa e competenza, tanto che la responsabilità di risultato, alla fine, non è del tutto ben focalizzata”, ha concluso.