Si è riunito sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2022 del Gruppo Banco BPM. Il margine di interesse si attesta a € 511,5 milioni in crescita del 3,0% rispetto al dato del primo trimestre. 2021 (pari a € 496,8 milioni) per effetto del maggior contributo apportato dalle operazioni di finanziamento TLTRO III le quali, in considerazione degli obiettivi di net lending raggiunti dal Gruppo, prevedono la corresponsione di uno special interest, pari al -0,50%, in aggiunta al tasso applicabile per tutta la durata del finanziamento. Rispetto al quarto trimestre del 2021 il margine evidenzia una crescita dell’1,1% nonostante il minor numero di giorni di calendario. Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 49,6 milioni, e si confronta con il dato di € 41,5 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio e di € 87,1 milioni del quarto trimestre 2021 che peraltro includeva l’impatto positivo straordinario, pari a € 42,1 milioni, derivante dal riallineamento del valore fiscale degli avviamenti effettuato da Agos Ducato. L’apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 24,4 milioni, in crescita rispetto a € 23,2 milioni del primo trimestre 2021, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 17,3 milioni. Le commissioni nette del primo trimestre ammontano a € 480,1 milioni ed evidenziano una crescita dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Tale dinamica è attribuibile al contributo del comparto dei servizi di banca commerciale (+3,8% rispetto al 31 marzo 2021); stabile l’apporto derivante dai servizi di gestione intermediazione e consulenza (-0,1% rispetto al primo trimestre 2021). Il confronto con il quarto trimestre 2021 rileva un calo dell’1,2%, con una buona performance dei servizi di gestione intermediazione e consulenza (+6,0%) a fronte di un calo del contributo dei servizi di banca commerciale (-7,4%), legato principalmente ad effetti di stagionalità. Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 16,7 milioni rispetto a € 18,2 milioni del primo trimestree a € 9,1 milioni del quarto trimestre 2021. Il risultato netto finanziario del primo trimestre è positivo e pari a € 127,9 milioni in crescita rispetto al dato di € 99,7 milioni registrato al 31 marzo 2021. Il risultato del 2022 deriva per € +85,3 milioni dall’attività di negoziazione (€ +47,1 milioni nel primo trimestre 2021), per € -21,6 milioni da variazioni registrate nella valutazione delle attività e passività al fair value (€ -13,0 milioni al 31 marzo 2021) e per € +59,4 milioni da cessioni di attività finanziarie (€ +60,2 milioni nel primo trimestre 2021). Su entrambi i periodi posti a confronto hanno pesato le minusvalenze da valutazione della quota partecipativa Nexi. La dinamica positiva del risultato netto finanziario è particolarmente significativa anche nel confronto con il quarto trimestre 2021 che evidenziava un risultato negativo di € 1,4 milioni. In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.185,9 milioni, in crescita sia rispetto a € 1.127,7 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. (+5,2%), sia rispetto al dato di € 1.086,5 milioni relativo al quarto trimestre 2021 (+9,1%). Le spese per il personale, pari a € 407,9 milioni, evidenziano una contrazione del 4,5% rispetto a € 426,9 milioni del primo trimestre 2021 e dell’1,5% rispetto al dato di € 413,9 milioni del quarto trimestre 2021. Tale dinamica riflette i risparmi conseguenti alla riduzione degli organici attuata nello scorso esercizio, nell’ambito del programma che prevede l’utilizzo del Fondo di solidarietà di settore. Alla data del 31 marzo 2022 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 20.360 risorse, rispetto alle n. 21.663 risorse in organico a inizio 202128. Le altre spese amministrative29, pari a € 155,6 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto al dato del primo trimestre 2021, pari a € 154,1 milioni. L’incremento rispetto al dato del quarto trimestre 2021, pari a € 149,1 milioni (+4,3%), non è indicativo in quanto principalmente spiegato da fenomeni stagionali correlati al processo di rilevazione dei costi. Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 61,2 milioni e si confrontano con il dato di € 62,8 milioni del primo trimestre 2021 e di € 61,6 milioni del quarto trimestre 2021. Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 624,7 milioni, in calo del 3,0% rispetto a € 643,9 milioni del primo trimestre 2021 ed allineato al dato del quarto trimestre 2021. Il cost income ratio del trimestre è pari al 52,7%, inferiore sia rispetto al 57,1% del primo trimestre 2021 che al dato relativo all’intero 2021 (55,8%). Il risultato della gestione operativa del primo trimestre risulta pari a € 561,2 milioni in crescita del 16,0% rispetto a € 483,8 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente e del 21,5% rispetto al dato di € 461,9 milioni del quarto trimestre 2021. Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del primo trimestre, pari a € 151,1 milioni, evidenziano una riduzione del 30,4% rispetto al dato del 31 marzo 2021 (-29,4% rispetto al quarto trimestre 2021). Le rettifiche nette del primo trimestre 2022 comprendono l’impatto derivante dall’incremento degli obiettivi di cessione di crediti non performing a seguito della modifica della strategia di gestione dei crediti deteriorati per complessivi € 32,3 milioni; nel primo trimestre 2021 l’analogo impatto era risultato pari a € 73,9 milioni. Al 31 marzo 2022 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 54 p.b.. Il costo del rischio al 31 marzo 2022 rappresenta il livello più basso registrato da Banco BPM a partire dal 2017 (nascita del nuovo Gruppo a seguito della fusione fra l’ex Banco Popolare e l’ex Banca Popolare di Milano).