Radici Pietro, i ricavi sono inferiori rispetto a quelli stimati dal budget

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Il Consiglio di Amministrazione di Radici Pietro Industries & Brands S.p.A. (di seguito la “Società” ovvero “Radici Pietro”) – attiva nel settore della pavimentazione tessile di alta gamma e lusso e specializzata nella produzione e distribuzione di rivestimenti tessili di alto contenuto tecnologico, sia tessuti che non tessuti, con elevato grado di personalizzazione e di erba artificiale per utilizzo sportivo e decorativo – riunitosi nella giornata odierna, ha approvato, tra l’altro, il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021 e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, in corso di revisione da parte della società di revisione. Il consiglio di amministrazione ha, inoltre, analizzato i dati preconsuntivi al 31 marzo 2022 della sola Capogruppo, che storicamente rappresenta circa l’80% per cento del consolidato di Gruppo. Tale fatturato preconsuntivo, non soggetto a revisione contabile, è aumentato di circa il 50 per cento rispetto alle stesso periodo del 2021. Ivan Palazzi, nella foto, Amministratore Delegato di Radici Pietro, ha dichiarato: “per l’anno 2021 i principali obiettivi contenuti nel Piano sono stati raggiunti, sebbene la Società abbia subito nel corso dell’ultimo trimestre del 2021 un aggravio dei costi legati ai prodotti energetici ed una contrazione del mercato automotive. I primi mesi dell’esercizio in corso confermano la ripresa di tutti i mercati di riferimento, con la sola eccezione dell’automotive. Il recente conflitto tra Russia e Ucraina sta causando conseguenze negative sulla crescita economica soprattutto sui mercati europei e generando un significativo aumento dei costi delle materie prime e dei prodotti energetici, per fronteggiare i quali la Società ha pianificato una serie di rimedi per potere garantire il soddisfacimento degli obiettivi di marginalità comunicati al mercato. La Società sulla base dei dati gestionali ad uso interno dei primi mesi ritiene di potere confermare le stime del Piano 2022, sebbene le stesse siano connesse alla durata del conflitto bellico ed ai suoi effetti negativi sull’economia globale, ad oggi non prevedibili”. I ricavi delle vendite realizzati a livello consolidato nell’esercizio 2021 – pur registrando un aumento di circa il 3% rispetto a quelli conseguiti nel precedente esercizio – sono inferiori del 5,89% rispetto ai ricavi stimati nel Budget 2021. Detta contrazione nell’ultimo trimestre dell’anno è riconducibile da un lato, al calo delle vendite del mercato automotive e, dall’altro lato, alla crisi pandemica che nell’ultima parte dell’anno ha nuovamente colpito il mercato del turismo e, di conseguenza, rallentato le vendite del gruppo facente capo alla Società (il “Gruppo”) nel mercato Residenziale & Contract. Il Budget 2021, approvato in data 31 marzo 2021 in aggiornamento dell’originario piano comunicato in data 16 giugno 2020, presupponeva una progressiva crescita di fatturato di tutti i mercati di riferimento negli ultimi mesi dell’anno, sul presupposto (poi non verificatosi) che il piano vaccinale avviato nei primi mesi dell’anno 2021 avrebbe scongiurato la necessità di addotare nuove misure restrittive.