(di Tiziano Rapanà) Grandi notizie per un vino che rappresenta il capitello della filiera agroalimentare pugliese. Parlo del celeberrimo Primitivo di Manduria, che ha chiuso l’annata 2021 con oltre 23 milioni di litri prodotti, 2 milioni in più rispetto al 2020. Si parla di più di 30 milioni di bottiglie (2 milioni in più rispetto al 2020) con un fatturato di 195 milioni di euro (+12 milioni rispetto al 2020). Sono questi i dati resi noti dal Consorzio di tutela. Per Novella Pastorelli, presidente del Consorzio: “Il Primitivo di Manduria è un brand riconosciuto in tutto il mondo. È un vino che non conosce crisi, soprattutto all’estero, con un exploit importante su tutti i mercati nazionali e internazionali. Ed è proprio l’essere così amato all’estero – rileva Pastorelli – che il Primitivo di Manduria è il prodotto sul quale maggiormente si concentrano quotidianamente fenomeni d’imitazione e contraffazione”. E ancora: “il Consorzio di tutela ha attivato procedure processuali per bloccare moltissimi marchi ingannevoli presenti in tutto, sia marchi figurativi che marchi denominativi. Ogni giorno nuove azioni di repressione si vanno ad aggiungere alle 64 azioni legali già intraprese dal Consorzio per difendere il Primitivo di Manduria”. Sono “35 le battaglie vinte (le altre sono ancora in corso) fino ad oggi. Due in Cina, una in Cile, 5 in Spagna, 13 in Italia, una in Sud Africa, una in Germania, una in Portogallo, una in Francia ed è stata sospesa la commercializzazione in Europa di 8 marchi depositati presso l’Euipo (l’invalidity division dell’Ufficio dell’Unione europea per la Proprietà intellettuale)”. Per noi pugliesi, il Primitivo è il principe della tavola. Al centro della blasfema trinità culinaria – made in Puglia – formata dalle cozze, dal provolone piccante e ovviamente dal Primitivo di Manduria. È un vino rosso dal gusto deciso, adatto per essere consumato in un pranzo dominato dalle pietanze di carne. Ma i miei corregionali, soprattutto i tarantini, amano consumarlo così: con le cozze e la provola. Le cozze vanno mangiate cotte. Le cozze crude sono saporite, ma rischiare di correre dei rischi. Meglio saltarle in padella per qualche minuto, per avere così la certezza di non incappare in situazioni spiacevoli per la vostra salute.