Muro contro muro sulla riforma del catasto. Si cerca di lavorare a una riformulazione dell’articolo 6 della legge delega fiscale, che contiene i criteri generali per la revisione degli estimi catastali, con una prevalenza del ruolo statistico dell’aggiornamento a invarianza di gettito. La riformulazione potrebbe essere presentata da Forza Italia. Ieri in commissione finanze della camera il governo per bocca del sottosegretario all’economia Maria Cecilia Guerra ha formalizzato un ultimatum: «Se l’articolo 6 non viene approvato si ritiene conclusa l’esperienza del governo». Martedì in una riunione notturna tra la maggioranza, i sottosegretari Federico Freni e Maria Cecilia Guerra, e per il governo il consigliere Francesco Giavazzi, non si era giunti a nessuna conclusione se non ribadire le posizioni tra le diverse forze presenti. Per la Lega si deve procedere allo stralcio dell’articolo 6, sulla stessa lunghezza d’onda Fratelli di Italia e Forza Italia. Dopo l’ultimatum del governo di ieri si sono susseguite le note stampe di reazione. Per la Lega: «Gravissimo l’aut-aut della sottosegretaria al Ministero dell’economia, Cecilia Guerra. Minacciare la crisi di governo» scrivono in una nota i capigruppo Lega nelle commissioni Bilancio e Finanze Massimo Bitonci e Giulio Centemero , e il vicepresidente della VI commissione Alberto Gusmeroli, « qualora non si approvasse così com’è la riforma del catasto è da irresponsabili. Il Parlamento ha tutto il diritto di discutere e presentare emendamenti laddove non ci sia convergenza sul provvedimento. Mentre c’è un conflitto in pieno corso in Ucraina e il costo dell’energia è alle stelle, non ci sembra questo il momento di ricorrere alle maniere forti e di portare il dibattito allo scontro istituzionale. Peraltro, lo stesso governo e diversi gruppi di maggioranza hanno già riconosciuto l’inutilità di un intervento di riforma del catasto se la finalità è solo quella di una mera indagine statistica per scovare gli immobili-fantasma. Il ricatto conferma il dubbio che ci siano dietro altre logiche, come quella di tassare la casa», concludono i deputati della Lega. Andrea De Bertoldi senatore di FdI invita i deputati di Lega e Forza Italia a prendere atto dell’ultimatum richiesto su una riforma che: «ponga le basi per una crescita certa dell’impatto fiscale sul patrimonio immobiliare italiano». Gian Mario Fragomeli, Pd prova a stemperare i toni: «Il Partito democratico è disponibile al confronto di merito sull’articolo 6 della legge delega sul fisco. Sempre che le forze politiche che hanno sottoscritto l’emendamento soppressivo lo ritirino. E mi rivolgo soprattutto a chi in consiglio dei ministri ha votato in favore della legge delega. Anche perché la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra in commissione non parlava certamente a titolo personale, ma riportava il parere del governo». Prova a ricucire Forza Italia: «Non si comprendono le ragioni di un braccio di ferro da parte del governo su uno degli articoli della delega fiscale, che riguarda il tema del catasto. D’altronde, in un momento così complesso per il paese, risulta incomprensibile che un argomento così settoriale possa addirittura mettere in discussione la tenuta dell’esecutivo». Forza Italia, per superare il braccio di ferro, ha preso tempo e ha ottenuto un rinvio dell’esame a oggi, possibile una presentazione di un nuovo emendamento riformulato che possa trovare una condivisione, anche se la strada è tutta in salita. Affianco a Forza Italia per una mediazione si colloca Vita Martinciglio capogruppo M5S in commissione finanze: « Ho invitato il Governo a fare uno sforzo e mettere da parte l’idea iniziale di non lasciare spazio a nessuna proposta emendativa. Ci dichiariamo inoltre disponibili a perseguire la mediazione richiesta da FI e capire insieme se ci siano i presupposti per una riformulazione dell’articolato che trovi d’accordo, se non tutto il centrodestra, almeno una parte».
Durissima Confedilizia. Il presidente Giovanni Spaziani Testa che replica alle tensioni di ieri in commissione finanze sul catasto: «Il sottosegretario Guerra avrebbe detto alla Camera che la vita del Governo è condizionata all’approvazione dell’articolo 6 della delega fiscale, quello che prevede la revisione del catasto e di cui ben sei forze politiche hanno chiesto la soppressione. Dunque, la vita di un esecutivo di salvezza nazionale, in tempo di guerra, pandemia e crisi economica senza precedenti, sarebbe condizionata al via libera a quello che i promotori definiscono un semplice ‘aggiornamento statistico’ di dati catastali. Qualsiasi commento e’ superfluo”.
Cristina Bartelli, ItaliaOggi