
“Avere una capacità di lancio indipendente è fondamentale per motivi economici, strategici, di sicurezza: affidare alcuni carichi o satelliti particolarmente importanti a un’azienda straniera potrebbe non garantire i requisiti di riservatezza e tempestività necessari. Lo stesso accadrebbe se un satellite venisse messo fuori uso e fosse necessario sostituirlo in tempi brevi”. Lo ha detto l’Amministratore Delegato di Avio Spa, Giulio Ranzo, che a 10 anni dal primo volo del razzo Vega, prodotto da Avio e a pochi mesi dal lancio del suo successore, Vega C, previsto a maggio, in un editoriale su “Energia Ambiente e Innovazione” – rivista scientifica dell’ENEA – fa il punto sulle strategie, i prossimi passi e ricorda alcuni dei successi ottenuti, come il record europeo conquistato con il lancio di 53 satelliti con una sola missione di Vega.
“L’accesso allo spazio – spiega Ranzo – è una capacità fondamentale che solo pochi Stati al mondo hanno. Adesso il loro numero sta aumentando e aumentano i soggetti interessati ai lanciatori, in un mercato sempre più competitivo. Vega, di cui l’Italia è Paese leader, è nato proprio per ridurre i costi e offrire ad una platea più ampia la possibilità di inviare carichi e fare esperimenti in orbita terrestre. In questo contesto, assume un ruolo centrale l’innovazione tecnologica, “per migliorare prestazioni e versatilità dei razzi e abbassare i costi, in un’ottica di competitività, ma anche per offrire l’accesso allo spazio a una platea più ampia di clienti, istituzioni, università e centri di ricerca”. Un ruolo fondamentale spetta anche alla ricerca, ad esempio nel campo dei nuovi materiali”.
Teleborsa