Un centro congressi in grado di ospitare fino a 4 mila persone all’interno del Padiglione 20 dell’area dell’ex Fiera del Mediterraneo di Palermo. Della nuova struttura, al momento solo sulla carta, è stato presentato giorni fa lo studio di fattibilità, frutto della sinergia tra la Regione siciliana e il Comune di Palermo, che prevede un edificio destinato all’attività congressuale, di circa cinquemila metri quadrati. Il progetto, commissionato ad un’azienda veneta, immagina una sala principale modulare, suddivisibile con pareti mobili in 8 o più locali, e la presenza di attività di ristorazione non solo al piano inferiore ma anche a quello superiore. “Abbiamo raggiunto un’intesa con il Comune di Palermo per la disponibilità dell’area ente Fiera”, ha detto il presidente della Regione Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa a Palazzo d’Orleans. Per la sua realizzazione, il dipartimento regionale tecnico ha pubblicato una gara: si è aggiudicata la progettazione la società F&M ingegneria che ha predisposto uno studio di fattibilità del nuovo centro congressi. “Adesso manca il progetto definitivo e poi quello esecutivo – ha sottolineato Musumeci – contiamo che entro 90-100 giorni si possano portare a termine tutte le fasi, e poi procedere spediti con la realizzazione a partire dal prossimo anno. Abbiamo stanziato già i primi 15 milioni di euro, e se dovesse servire faremo una integrazione”, ha concluso.
“L’amministrazione comunale – ha affermato il sindaco Leoluca Orlando, nella foto, – è tornata ad essere proprietaria di quest’area in anni recenti e l’ha subito messa a disposizione per affrontare l’emergenza della pandemia con il primo hub nazionale per quanto riguardava i tamponi e poi per la somministrazione dei vaccini. Adesso l’amministrazione comunale ha aderito all’idea di realizzare un centro congressi e piuttosto che consumare suolo, abbiamo preferito operare laddove già c’è qualcosa da ristrutturare che torna ad avere quella vocazione economica interrotta dal fallimento dell’ente fiera e dalla crisi pandemica. I tempi di realizzazione di quest’opera sono tempi compatibili con la valorizzazione del personale che potrà rendere servizi adeguati ai cittadini.
Finalmente si consente di avere il turismo congressuale che è il più grande contributo alla destagionalizzazione del turismo ed è volano per altro turismo perché chi viene per un congresso poi torna da turista”. Il Padiglione dove sorgerà il Centro ha una superficie di circa cinquemila metri quadrati (di cui tremila di superficie espositiva) e potrà ospitare fino a quattromila persone a sedere, con tutti i servizi e le salette annesse, e si candida a essere una delle strutture per eventi di maggior capienza in tutta la Sicilia. Per l’esecuzione dei lavori occorreranno dodici mesi circa. La progettazione e la realizzazione dell’opera è stata curata dal dipartimento regionale Tecnico, che fungerà anche da stazione appaltante, operando in sinergia con l’Area tecnica della rigenerazione urbana e delle opere pubbliche del Comune di Palermo. Le modalità di gestione del Centro congressi saranno definite appena la struttura sarà pronta. Secondo quanto previsto dal bando di gara, la progettazione sarà eseguita in due fasi. La prima sarà finalizzata all’acquisizione di proposte progettuali definite a livello di studio di fattibilità tecnica ed economica. Lo studio di fattibilità – realizzato dal raggruppamento di professionisti che vede come società capofila la F&M Ingegneria di Mirano, in provincia di Venezia (insieme a Metroarea di Trieste e StudioFra di Catania), che si è aggiudicato la gara per i servizi di progettazione – serve a individuare le criticità e ad analizzare le possibili soluzioni progettuali alternative. Tali soluzioni alternative vengono valutate, sotto il profilo qualitativo, ambientale, tecnico ed economico. E’ questa la fase in corso che sarà ultimata a breve dopo l’esito di alcune indagini preliminari, tuttora in corso, per conoscere le condizioni del sottosuolo. La seconda fase riguarderà, invece, la redazione di un progetto definitivo-esecutivo in un unico livello. Il costo dell’opera supera i 15 milioni di euro, somma già stanziata lo scorso anno dal governo regionale.