I fili dell’arte, i fili del cuore, i fili della storia. Riannodati in un percorso che parte dalla materia e alla materia arriva, assecondando il cambiamento dei tempi. “Riannodiamo i fili” è la mostra che fa tornare a Pescara la quinta generazione degli artisti che più di ogni altro l’hanno rappresentata, con la loro capacità e il loro ingegno. Susanna e Tommaso Cascella portano le loro opere al Museo delle Genti d’Abruzzo per una rassegna che non coinvolgerà soltanto lo spazio arte, ma l’intera struttura. Arazzi, ceramiche, disegni dialogheranno con le sale che raccontano la storia popolare d’Abruzzo: è il percorso della Bottega Cascella che torna, attualizzato, a prendere vita nella città dove tutto è cominciato. Inaugurazione oggi, alle 18, con a seguire una cena di gala, nella sala Favetta, alla quale saranno presenti gli artisti che, donando una loro opera ai partecipanti, sosterranno i progetti della Fondazione Genti d’Abruzzo. Un’iniziativa che vuole rinsaldare, proprio nel nome dei Cascella, il legame storico dei musei civici con Pescara. Susanna è la prima donna, nella famiglia Cascella, ad essere protagonista nel mondo dell’arte “Da trent’anni lavoro con i tessuti che uso come tele – racconta – e in questo lavorare il tatto è importante come la vista. Esporre a Pescara è portare me stessa nei luoghi dove la prima generazione dei Cascella ha iniziato a lavorare con la materia realizzando oggetti di uso quotidiano”. Il fratello Tommaso pittore e scultore porta a Pescara i suoi colori: “Manufatti che si fondono con il percorso tracciato dalle sale del ‘Genti’ e che richiamano le opere custodite, poco distante, nel museo nato dove la Basilio Cascella aprì il suo stabilimento litografico d’illustrazione”. “Questa mostra – sottolinea la direttrice della Fondazione Genti d’Abruzzo, Letizia Lizza – raccoglie in un’unica cornice due strutture culturali che rappresentano il cuore della città di Pescara, perché ne rappresentano la storia più autentica quella che trae origine da gesti ed oggetti che raccontano e ricordano frammenti di vita quotidiana”. La mostra resterà aperta fino al 18 aprile.