Arriva la bussola dei costi in edilizia per ottenere l’asseverazione e accedere allo sconto in fattura o cedere il credito per i lavori oltre i 10 mila euro. È in fase di ultimazione il decreto del ministro della transizione ecologica con la «Definizione dei costi massimi specifici omnicomprensivi agevolabili, per alcune tipologie di beni, nell’ambito delle detrazioni fiscali per gli edifici» in attuazione di quanto previsto dalla legge di bilancio 2022. Il decreto è frutto di un lavoro di concertazione con le associazione rappresentative del mondo dell’edilizia (si veda altro articolo in pagina). Dalle indicazioni dell’allegato A saranno riportate le cifre di cui tenere conto per determinati lavori. Le cifre sono da considerarsi omnicomprensive e da tenere presente come tetto massimo agevolabile. Se un intervento dovesse costare di più in buona sostanza, l’agevolazione coprirà fino alla cifra riportata nel decreto ecoprezzario oltre sarà interamente a carico del contribuente.
I costi omnicomprensivi. Il decreto fornisce la definizione dei costi massimi omnicomprensivi e distinti per tipologia di intervento, per gli interventi di efficienza energetica (ecobonus, superecobonus, bonus casa, bonus facciate e di incentivazione delle colonnine di ricarica elettrica) nei casi in cui si acceda alle opzioni di sconto in fattura e di cessione del credito. In attesa di queste indicazioni previste dalla legge, le asseverazioni continuano a essere preparate con il prezzario della casa editrice Dei che ha sei pubblicazioni relative ai diversi interventi di ristrutturazione. L’applicazione ha suscitato polemiche per i rischi di veder respinte le asseverazioni in attesa del decreto con il nuovo prezzario, stilando asseverazioni sulla base di vecchie tariffe. La novità è rappresentata proprio dalla richiesta, da parte del legislatore, per i lavori che superano i 10 mila euro, e per cui si chiede sconto in fattura, o cessione crediti, di asseverare i costi cioè far dimostrare che i prezzi sono congrui.
La stretta alle cessioni del decreto sostegni 3. Il meccanismo ora dovrà anche essere coordinato con le novità contenute nel decreto sostegni 3, approvato venerdì 21 gennaio dal consiglio dei ministri che inserisce una nuova stretta sulla possibilità di cedere il credito o ricevere lo sconto in fattura (si veda ItaliaOggi del 22/1/22).
L’Allegato A. L’allegato A del decreto e soprattutto le somme riportate sono da considerarsi omnicomprensive di qualunque ulteriore costo. In particolare per le singole voci al fine della formulazione della cifra finale è stata aggiunta anche il costo specifico omnicomprensivo per gli impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo dell’energia elettrica e le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici, con valori analoghi a quelli previsti per il Superbonus. Il decreto tiene conto anche dell’aumento dei costi. Al momento si sta ragionando di come quantificare il rincaro dei prezzi delle materie prima ma le cifre riportate nell’allegato A saranno frutto di un confronto e terranno conto degli aumenti che si sono fatti sentire in tutti i settori tra cui quello dell’edilizia.
Rispetto al vecchio allegato alcuni prezzi oggi risultano aumentati del 200%.
Le nuove regole della legge di bilancio. Nella legge di bilancio, come detto in precedenza, è stata fuso il decreto legge antifrodi (dl 157/21).
Le nuove norme hanno stabilito, tra le altre cose, che i prezzari individuati dal decreto del ministro dello sviluppo economico del 6 agosto 2020 si applicano anche ad altri interventi di recupero edilizio e di riqualificazione energetica. e è stato esteso l’obbligo del visto di conformità anche al caso in cui il c.d. Superbonus sia utilizzato in detrazione nella dichiarazione dei redditi, fatta eccezione per il caso in cui la dichiarazione è presentata direttamente dal contribuente, attraverso l’utilizzo della dichiarazione precompilata predisposta dall’Agenzia delle entrate ovvero tramite il sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale;
Si dispone quindi che per stabilire la congruità dei prezzi, da asseverarsi da un tecnico abilitato, occorre fare riferimento anche ai valori massimi stabiliti, per talune categorie di beni, con decreto del Ministro della transizione ecologica.