Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, nella foto, nel corso della sua visita a Tunisi, ha auspicato il “pieno ristabilimento dello Stato di diritto” e il ritorno alla “normalità democratica in Tunisia”. Di Maio ha incontrato il presidente Kais Saied, il ministro degli Esteri, Othman Jerandi. Il ministro ha parlato di “incontri molto proficui che hanno permesso di portare avanti un dialogo mai interrotto” nell’ottica di “consolidare” il rapporto con un “Paese strategico oltre che tradizionalmente amico”. Nei colloqui con Saied e Jerandi, spiega di Maio, è stata affrontata “la situazione interna del Paese” che prevede ora una “percorso di riforme e scadenze politiche e istituzionali che possa auspicabilmente culminare in nuove elezioni legislative”. Di Maio ha espresso l’augurio che il ritorno alla normalità, dopo il licenziamento del governo e la sospensione del Parlamento decise da Saied lo scorso luglio, avvenga attraverso un “dialogo inclusivo” che coinvolga tutti i settori della politica e della società civile e promuova “la stabilità e la crescita economica”. Di Maio ha infine ricordato che la Tunisia è per l’Italia “un partner economico privilegiato, grazie anche alla presenza di 800 imprese italiane” e ha espresso “l’auspicio di rafforzare ulteriormente questo partenariato”.