Emilia-Romagna, approvato il bilancio di previsione 2022

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Via libera al Bilancio di previsione 2022 e triennale al 2024 della Regione Emilia Romagna, definito sulla base di un progetto di legge predisposto dalla Giunta e approvato dall’Assemblea legislativa regionale. Una manovra complessiva da 12 miliardi e 815 milioni di euro, di cui 9,8 per la sanità, con 800 milioni di euro in più per rafforzare servizi di cura e rete territoriale. Un bilancio che lascia invariate le tasse regionali per il settimo anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale attraverso la conferma di diverse misure che comportano risparmi concreti per i cittadini. “Grazie ai conti in ordine e a un efficace confronto con tutte le forze politiche in Assemblea legislativa, che ringraziamo-  commentano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nella foto, e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano- è stata approvata una manovra virtuosa ed espansiva per rendere più solida la ripresa. L’obiettivo è quello di continuare a contrastare la pandemia, sostenere con forza la ripartenza e creare le migliori condizioni possibili per il futuro immediato e i prossimi anni”.  Una manovra, spiega ancora la Regione, che tiene assieme  buona occupazione e crescita sostenibile. “Tutto ciò – spiegano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore al Bilancio, Paolo Calvano-nonostante la pressione sui conti pubblici generata dalla gestione dell’emergenza sanitaria e il calo delle entrate regionali, alle quali rispondiamo con nuovi investimenti per quasi 2 miliardi di euro, tasse regionali ferme per il settimo anno consecutivo e, anzi, la conferma di misure che permettono a cittadini, imprese e famiglie di alleggerire il carico fiscale per 100 milioni di euro l’anno. Il prossimo triennio vedrà il via l’attuazione degli interventi previsti nel Pnrr, in particolare nella sanità, nella mobilità sostenibile e nell’edilizia popolare, grazie a progetti in corso di definizione col Governo e in rapporto costante coi territori. Ci mettiamo nelle condizioni- chiudono Bonaccini e Calvano- di costruire l’Emilia-Romagna dei prossimi decenni, insieme a tutta la società regionale, secondo le linee che abbiamo condiviso nel Patto per il Lavoro e per il Clima”.In sintesi, il bilancio mostra 1,8 mld di investimento e risparmi per i cittadini di 100 mln l’anno. La  manovra complessiva – da 12 miliardi e 815 milioni di euro –  lascia invariate le tasse regionali per il settimo anno consecutivo, alleggerendo anzi il carico fiscale: dall’esenzione del ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio a carico (8,5 milioni di euro l’anno) al taglio dell’Irap per imprese e attività economiche nei comuni montani e delle aree interne (9 milioni); dai bus e treni regionali gratuiti per gli studenti fino a 19 anni con Isee familiare non superiore ai 30mila euro (26 milioni), e i bus urbani sempre gratuiti nelle città di inizio e/o fine viaggio per i pendolari che hanno l’abbonamento annuale ai treni regionali (6 milioni), all’abbattimento delle rette dei nidi (22,5 milioni); fino alla copertura del 100% delle borse di studio universitarie (28,5 milioni). È una manovra che prevede nel triennio una spesa per investimenti pari a 1,8 miliardi di euro (817 solo il prossimo anno) sanità e welfare, transizione ecologica e digitale, imprese e lavoro, scuola e università, difesa del suolo e messa in sicurezza del territorio, turismo, cultura, sport. I conti in ordine della Regione Emilia Romagna sono stati certificati dalla Corte dei conti, con un livello di debito pro-capite tra i più bassi fra le Regioni italiane. Sul versante entrate, sono pari a 149 milioni di euro quelle correnti finalizzate alle spese in conto capitale, evitando così il ricorso all’indebitamento.