L’Emilia-Romagna scommette ancora sul ritorno dei giovani all’agricoltura. E’ destinata a questo obiettivo la quota più consistente (30,3 milioni di euro) dei nuovi bandi per 67 milioni di euro del programma regionale di sviluppo rurale in rampa di lancio per questa fine anno. “Abbiamo già investito quasi 150 milioni di euro per dare una chance ai giovani che intendono aprire un’azienda agricola, favorendo così la nascita di quasi 1.800 nuove imprese condotte da giovani, di cui circa il 30% guidate da donne”, spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi presentando i nuovi bandi oggi in videoconferenza. Dei 30 milioni di aiuti, 16 valgono come premio di primo insediamento, per portare nuovi giovani nel settore, altri 14 milioni come aiuto all’avviamento d’impresa e ammodernamento delle aziende. L’altra priorità è lo sviluppo del biologico. Si tratta di bandi, appunto, per promozione dell’agricoltura biologica: 14,4 milioni di euro, di cui 4,5 milioni per la conversione a pratiche e metodi e 10 milioni per il mantenimento di metodi e pratiche biologiche. Fondi sono previsti anche per la salvaguardia della biodiversità (3,5 milioni di euro per interventi come il ripristino e conservazione degli elementi caratteristi del paesaggio agrario tradizionale come filari di alberi, siepi, boschetti, maceri, laghetti, ecc). Per il bando giovani le domande di contributo dovranno essere presentate entro il 22 maggio 2022, mentre per i bandi bio e biodiversità la scadenza è il 28 febbraio 2022. “Vogliamo andare oltre il 25% di agricoltura bio, ma per fare questo dobbiamo aiutarle nella riconversione al biologiche e a mantenere le pratiche bio”, sottolinea Mammi. L’Emilia-Romagna è oggi al quinto posto a livello nazionale per numero complessivo di operatori bio (6.840 a fine 2020) e sul gradino più alto del podio per numero di aziende di trasformazione-preparazione, oltre 1.280. Dal 2014 ad oggi c’è stato infatti un vero boom, con quasi 180.000 ettari certificati a fine 2020 (+102%). Tra gli obiettivi della Regione con la prossima programmazione 2023-2027 c’è la copertura ad almeno il 40% delle superfici con il bio e gli altri sistemi di produzione sostenibile. Lo sforzo proseguirà a inizio 2022: “entro la prossima primavera- fa sapere in proposito l’assessore- tutti i 408 milioni di questo Psr di transizione saranno messi a bando”.