
È in arrivo un ”cassetto digitale degli atti” che farà da intermediario tra i cittadini o le imprese e la Pa. Permetterà pagamenti, di archiviare atti e notifiche, anche di valore legale. Questa è una delle novità in arrivo nel 2022 con l’attuazione di alcuni dei progetti del Pnrr da parte della società PagoPA, la società pubblica per il digitale che gestisce la “App IO”. Inoltre, nascerà anche la piattaforma digitale nazionale dei dati che permetterà lo scambio tra le diverse amministrazioni. Per fare questo si dovrà fornire una sola volta l’Isee o il titolo di studio, l’indirizzo o altro ancora e le amministrazioni pubbliche non dovranno più richiederlo. Fanno già parte del progetto l’Agenzia delle Entrate, l’Inps e l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr). “L’obiettivo è rendere i servizi Pa semplici come i privati”, afferma il Ceo di PagoPA, Giuseppe Virgone (nella foto).
Per capire l’impatto che questo potrà generare basta vedere i dati del 2021. PagoPA ha registrato un totale di 180 milioni di operazioni di pagamento, per un valore complessivo di 34 miliardi. I download dell’app IO sono circa 24 milioni, con quasi 55 mila servizi offerti da oltre 6.500 enti. La piattaforma di pagamenti elettronici, conosciuta come Centro Stella, che ha permesso durante il cashback di gestire più di 4 milioni di transazioni giornaliere, presto consentirà nuovi servizi e internship tra pubblico e privato, come l’erogazione semplificata di bonus e servizi tramite gli oltre 3mila POS privati collocati sul territorio nazionale.
“Il 2021 è stato un anno di svolta per la pubblica amministrazione digitale – dice Giuseppe Virgone – abbiamo dimostrato che i servizi pubblici possono funzionare bene come quelli privati. Si comincia a formare una coscienza digitale bel settore pubblico e PagoPA sta cambiando il sistema e portando l’amministrazione a pensare i servizi direttamente in digitale e a misura di cittadino”. Per l’amministratore unico di PagoPA “i servizi digitali funzionano solo se sono davvero semplici, se il servizio viene erogato senza che il cittadino debba attivarsi”.
PagoPA è stata formata nel luglio 2019 con il fine di realizzare una trasformazione digitale in chiave pubblica. È nata come start up ma attualmente conta 200 dipendenti. “Il 50% è under35 e l’età media è di 37 anni – dichiara il direttore finanza e amministrazione, Maria Teresa Lucibello – abbiamo un approccio multidisciplinare: non solo ingegneri informatici, ma anche designer, data scientist, esperti di sicurezza e privacy e copywriter. Risorse che spesso hanno un background umanistico. Sul fronte economico, poi, il fatturato dal 2020 al 2021 è più che raddoppiato”.