
Fedrigoni, tra i primi operatori al mondo nella produzione e vendita di carte speciali per packaging di lusso e altre applicazioni creative e di materiali autoadesivi premium per l’etichettatura, ha chiuso il terzo trimestre 2021 con un fatturato di 1,155 miliardi di euro, con una crescita del 18,5% rispetto allo stesso periodo del 2020 e un pro-forma adjusted Ebitda di 170,5 milioni (+12,5%). Solo nel periodo luglio-settembre, il fatturato è stato di 402 milioni, il 50% in più dello stesso periodo pre-Covid 2019. La crescita caratterizza entrambe le linee di business del Gruppo: +17% per la business unit ‘self-adhesives-labels’ e +23% per la ‘premium paper’, grazie alla performance delle carte speciali per il packaging di lusso, che va a compensare il calo di domanda riscontrato nel mondo carta durante la pandemia da Covid-19. “Da gennaio a settembre abbiamo continuato nella nostra traiettoria di crescita – ha dichiarato Marco Nespolo, nella foto, amministratore delegato del Gruppo -, senza farci rallentare dalle discontinuità del mercato e proseguendo nella realizzazione nostro piano strategico”. Due i fattori principali su cui Fedrigoni si è concentrata: “Espandere la presenza geografica in modo da avere ovunque un presidio diretto e garantire ai brand che serviamo la stessa eccellenza e la qualità del servizio in tutto il mondo; ampliare e differenziare la nostra offerta in segmenti attrattivi, come il packaging di lusso e le etichette per l’industria enologica, per rafforzare il nostro posizionamento globale, anche attraverso acquisizioni mirate”. Un altro importante filone di impegno riguarda la sostenibilità, dove il gruppo si è posto obiettivi sfidanti entro il 2030: tra l’altro, ridurre del 30% le emissioni di CO2, restituire il 100% delle acque pulite all’ambiente, eliminare i rifiuti in discarica, portare al 95% i fornitori qualificati secondo standard sostenibili, raddoppiare i volumi di prodotti con caratteristiche avanzate ESG.