Si evince dalla ricerca Nielsen, presentata nella giornata di Round One, l’evento business dedicato agli esports in Italia organizzato da IIDEA e Ninetynine, che l’impatto economico generato dal settore esports in Italia è di quasi 47 milioni di euro.
Si tratta di un impatto economico diretto, quanto indiretto.
L’impatto economico indiretto, generato da tutte le spese correlate al mondo degli esports è superiore a 15 milioni di euro. I publisher contribuiscono maggiormente all’impatto economico indiretto con un peso dell’80% (circa €12 mln) sul totale. L’11% del valore indiretto è attribuito ai team, agli organizer il 7%. Il rimanente 2% (€240,3 k) generato dalle restanti categorie di società operanti nel settore. Le categorie di spesa sono marketing, travel/accomodation, equipment e rental per i team, HR/staffing esterno, equipment e rental, finance/legal e amministrazione per gli organizzatori e marketing e HR/staffing esterno per i publisher.
L’impatto economico diretto, ovvero quello direttamente correlato all’occupazione, è di oltre 30 milioni di euro: il 65% (€20,4 mln) viene realizzato dai team esports, seguiti dagli organizzatori con il 16% (€5,1 mln) e dai publisher con il 4% (€ 1,1 mln). Il restante 15% (€5 mln) deriva da altre tipologie di società che operano nel mondo esports, quali produttori hardware, sviluppatori ecc. Le principali categorie di spesa variano in relazione alla tipologia di organizzazione considerata. I ruoli che all’interno del settore pesano maggiormente sul totale dei costi sostenuti per il personale sono diversi se si analizzano team (pro-player, content creator e team manager/owner), organizzatori (caster/commentatori, project manager e tournament admin) e publisher, con occupazioni in ambito marketing/PR e social media.