
(di Tiziano Rapanà) Il 2020 è stato l’anno nero della pandemia. Vi risparmio la retorica sulle vite stravolte, la realtà drammatica l’abbiamo vista tutti: siamo stati testimoni oculari del disastro sociale, economico e sanitario. Le aziende agroalimentari hanno patito grosse perdite. Quest’anno, variante sudafricana permettendo, si avverte la parvenza di un viatico per una possibile riscossa. Le aziende alimentari iniziano a vivere un buon periodo. Nel 2021 Grana Padano ha recuperato le vendite fuori casa e si conferma il prodotto DOP più consumato al mondo con una netta ripresa anche del mercato estero. La ripartenza del settore ristorazione e fuori casa ha portato, ad una diminuzione degli acquisti nel retail (-1,4% nei primi 9 mesi del 2021) in Italia e a un recupero del + 9,1% dell’Ho.Re.Ca. Tuttavia, da gennaio a ottobre 2021, i consumi di Grana Padano hanno fatto registrare un complessivo +1,4% grazie al +5,8% dei primi 8 mesi di export. La Germania ha registrato il +3,1%, pari al 26,5% del totale esportato. Sta correndo il Belgio che porta gli otto mesi a + 21,45% e raggiunge il 4,4% del totale, così come la Svezia che con il +18% di agosto porta gli otto mesi al 26,5% e quindi al +2,9% del totale esportato. Il periodo gennaio – agosto permette di stilare questa classifica per volumi nelle prime dieci posizioni: 1° Germania, 2° Francia, 3° USA, 4° Svizzera, 5° UK (è l’unico calo, che non deturpa il paesaggio del successo), 6° Spagna, 7° Belgio, 8° Paesi Bassi, 9° Austria, 10° Svezia. Il presidente del consorzio di tutela del Grana Padano, Renato Zanghini, esprime soddisfazione per il traguardo conseguito: “Lo scenario delle vendite nel 2021 si presenta positivamente e, a fronte di una prevista riduzione dei consumi casalinghi, schizzati nel 2020 a causa del lockdown con il conseguente rallentamento della ristorazione fuori casa, quest’anno si assiste ad un recupero dei consumi italiani outdoor e ad una decisa ripresa dell’export in UE e USA. Il nostro prodotto al momento non è stato danneggiato dalla crisi, perché, come riportano alcune recenti ricerche, è percepito dal consumatore come uno dei prodotti più rassicuranti e genuini”. Il Grana Padano ha ispirato la creatività di chef e semplici cucinieri. Carmine Amarante, geniale chef napoletano, si è lasciato sedurre dall’irresistibile bontà del formaggio ed ha costruito un piatto super invitante: la Carbonara di tonno e Grana Padano. Vi propongo la ricetta così come l’ha ordita Amarante e proposta per il sito del Grana. Per prepararla vi serviranno, 300 grammi di spaghetti, 8 tuorli d’uovo, pepe q.b., 50 grammi di Grana Padano da 9 a 16 mesi, 50 grammi di Grana Padano da oltre 16 mesi, 150 grammi di tonno rosso e 70 grammi di guanciale (rivedete le dosi secondo il numero dei commensali, la ricetta è stata pensata per il consumo di 4 persone). Ora vi lascio alle parole del maestro: “Mettete i tuorli, il pepe e il Grana Padano grattugiato (in entrambe le sue stagionature) in una ciotola e mescolate con una frusta. Cuocere la pasta e, nel frattempo, rosolate il guanciale finché non diventa croccante. Tagliate il tonno rosso a cubetti e scottatelo in padella con un filo d’olio. Scolate la pasta e mantecatela nella ciotola assieme ai tuorli, al pepe e al Grana Padano. Adagiatela sul piatto e servitela aggiungendo il guanciale e i cubetti di tonno”.