I pochi click necessari per lo shopping on line oggi possono diventare, grazie a un portale, un nuovo modo di intendere il donare, una nuova opportunità di essere solidali. Così a Napoli il paniere solidale, da cesta appesa a un balcone in un vicolo dei decumani, immagine diventata virale durante il lockdown del 2020, diventa digitale. Si chiama ‘Un P@niere Per Te’ l’iniziativa resa possibile dal sito https://unpaniereperte.it/. Chi vi entra, potrà inserire in un carrello virtuale prodotti di prima necessità tra quelli proposti, dalla farina al caffè, per comporre un paniere di vinimi vero che verrà distribuito alle famiglie indigenti del capoluogo campano. L’ordine viene elaborato e spedito direttamente a chi ne ha bisogno, o famiglie seguite dalla rete di Asso.Gio.Ca, l’onlus che ha creato il progetto in partenariato con le associazioni Zimmermann e Le Viole di Partenope, o, in forma anonima o meno, direttamente a un nucleo familiare in difficoltà che il donatore conosce. “L’idea centrale – spiega il presidente Asso.Gio.Ca., Gianfranco Wurzburger – è quella di promuovere la spesa solidale non in un’ottica puramente assistenzialistica, ma con l’obiettivo di costruire un modello comunitario di presa in carico”. La donazione si articola in tre passaggi: nel primo il benefattore compone la sua spesa attraverso la piattaforma inserendo i beni (tutti chiaramente senza marca in fase di acquisto) e la paga; l’ordine passa quindi ai distributori che invieranno i prodotti ad Asso.Gio.Ca., i cui volontari impacchetteranno tutto. A fare da rider e consegnare la spesa saranno poi i volontari del Servizio Civile Nazionale oltre a quelli dell’associazione. I prodotti donati provengono da reti di venditori convenzionate, ma a dare il loro supporto ci saranno anche le filiere di Campagna Amica e Confcooperative Campania per i prodotti freschi. Ma il progetto prevede anche due ‘panieri speciali’, per donare tempo e competenze, il Paniere dei Servizi e il Paniere del Tempo. Nel primo, chiunque abbia competenze sanitarie può mettere a disposizione pro bono la sua professionalità a chi ne ha bisogno oppure si può donare una visita specialistica sostenendone le spese; contribuirà a fornire visite specialistiche anche la Fondazione Bartolo Longo, che sostiene il progetto. Nel Paniere del Tempo invece rientra la disponibilità di ognuno che voglia mettere ore di lavoro nella sua professione per chi ne ha bisogno. Il progetto è finanziato dalla Regione Campania con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ed è sostenuto tra gli altri da Fondazione Grimaldi Onlus.