Tornano in presenza le iniziative per celebrare a Pisa l’anniversario di Leonardo Pisano, detto il Fibonacci. Considerato uno dei più grandi matematici moderni, autore del “Liber Abbaci” e noto per la celebre sequenza numerica che porta il suo nome, Fibonacci nacque a Pisa nel 1170. Per rendere merito al suo genio, per il terzo anno consecutivo il Comune di Pisa, in collaborazione con l’Università di Pisa, il Sistema Museale di Ateneo, la Scuola Normale Superiore e con il sostegno di Ufficio Scolastico Provinciale di Pisa, Archivio di Stato di Pisa, Museo della Grafica, Museo degli Strumenti per il Calcolo e Accademia Musicale “Strata” organizzano le “Giornate Fibonacci” da domani al 23 novembre, un programma di quattro giorni dedicati alla sua figura con convegni, incontri, concerti che si svolgeranno tra Palazzo della Sapienza, Palazzo Gambacorti, Polo Le Benedettine, Archivio di Stato e Museo della Grafica. Le celebrazioni cadono intorno al 23 novembre, noto internazionalmente come il giorno di Fibonacci, perché secondo la tradizione americana, la data diventa 1 1/ 2 3, ossia l’inizio della successione che porta il suo nome: una sequenza di numeri in cui ogni numero è la somma dei due che lo precedono. “La successione di Fibonacci e il numero aureo si manifestano in modo spettacolare in una interminabile varietà di fenomeni e contesti come ad esempio nella musica, nelle arti figurative, nell’armonia della natura, e queste giornate saranno l’occasione per dimostrarlo. Pisa, dunque, anche grazie a uomini di genio come Leonardo Pisano, è sempre stata davvero protagonista in ogni processo innovativo, rivelandosi nel tempo città dei saperi: dei saperi scientifico-tecnologici e delle scienze umanistiche. Ad essa si legano nomi grandissimi di origine pisana o che comunque hanno attinto alle sue profonde radici culturali e noi, come nel caso di Leonardo Pisano detto Fibonacci, abbiamo il dovere di ricordare e onorare coloro che l’hanno resa famosa nel mondo, per guardare al nostro futuro attingendo sempre al suo glorioso passato”. “Quest’anno – conclude Pesciatini – il programma si è arricchito ulteriormente grazie alla partecipazione, oltre che dell’Università di Pisa, della Scuola Normale, del Museo della Grafica e del Sistema Museale d’Ateneo, anche dell’Archivio di Stato di Pisa, della Società Storica Pisana e dell’Accademia di musica Strata”. “Fibonacci – ha aggiunto la professoressa Chiara Bodei, presidente del Sistema Museale d’Ateneo – fu uomo di numeri e di lettere, ma soprattutto fu ambasciatore della matematica, colui che diffuse la matematica dei numeri arabi dall’altra parte del Mediterraneo e da qui in tutta l’Europa. Per l’importanza rivestita dalla sua figura, ci piace contribuire come Università di Pisa e come Sitema Museale d’Ateneo a dare stabilità alle celebrazioni a lui dedicate a Pisa che fu la sua città natale. Come Ateneo siamo soddisfati di presentare l’edizione critica del Liber Abbaci in cui Fibonacci introduceva lo studio della matematica già in maniera sperimentale, per mezzo di esempi ed esercizi. Il libro rappresenta un importante lavoro di ricostruzione filologica del suo lavoro e delle sue elaborazioni, prima tra tutte la successione che porta il suo nome, che si ritrova poi in tantissime discipline, dalla botanica, alla musica, all’arte”.