“I dati resi noti ieri dall’Istat, riguardanti l’Export italiano su base annua e in particolare il dato preso a campione sul mese di settembre scorso, ci dicono che siamo in una fase certamente ascendente per il commercio dei prodotti italiani all’estero. Questo è ovviamente dovuto ad una forte voglia di tornare ad una vita normale e alla ripresa delle attività post Pandemia. Si torna ad acquistare prodotti, beni, ad andare al ristorante e così via. È l’effetto booming. I numeri della crescita sono quindi confortanti e certamente inconfutabili: +10,3 è il dato di crescita per l’Export italiano certificato ieri dall’Istat e quasi 500 miliardi il volume economico sviluppatosi negli ultimi 12 mesi. C’è però un punto che non viene messo in luce e che rischia di far azzerare il guadagno netto delle aziende italiane impegnate ad esportare i propri prodotti in tutto il mondo. Mi riferisco ai fortissimi rincari sulle movimentazioni e sui costi dei singoli container. Se questi aumenti, stimati in circa il 10/15% nell’ultimo anno, non verranno bloccati e non si tornerà alla situazione precedente, l’aumento oggettivo del volume dei prodotti esportati viene di fatto ad azzerare i profitti dei nostri imprenditori. È una problematica seria, che evidenzia una sostanziale speculazione ai danni del nostro paese e su cui il Governo deve porre attenzione e cercare urgentemente rimedi concreti” – Lo afferma in una nota Lorenzo Zurino, nella foto, Presidente del Forum Italiano dell’Export.