Federalberghi: «Covid, per Natale a Roma chiuderà il 50% degli hotel»

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Turismo in calo e alberghi che tornano a chiudere. «Per Natale sarà aperto il 50% degli hotel» annuncia con amarezza il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli. Dopo l’ondata di visitatori durante la festa di Ognissanti e l’entusiasmo trasmesso dal vertice del G20 con le cartoline da Fontana di Trevi che hanno fatto il giro del mondo, gli albergatori si apprestano a chiudere di nuovo. «La situazione è difficile — spiega il presidente di Federalberghi —. C’è mezza Europa che sta entrando in lockdown e ci sono previsioni di rialzo dei contagi anche da noi». Inoltre a breve inizierà la bassa stagione a causa delle temperature fredde.

«Ottobre è stato un buon mese – riferisce Roscioli – con 380 alberghi chiusi su 1.250. Ma molti chiuderanno fino a marzo e aprile, quando torneranno il caldo e la bella stagione». Il riferimento è agli hotel da due a cinque stelle, ma la situazione dei b&b è anche più drammatica. «Nel 2020 abbiamo avuto il periodo più nero con il 90% degli alberghi chiusi — continua Roscioli —. Nel 2021 c’è stato un rialzo al 65%, ma la previsione per il 2022 è del 45% e ci vorrà un altro anno per tornare a vedere il segno positivo. Siamo molto lontani dai 50 milioni di visitatori che sono giunti a Roma nel 2019». Inoltre il mancato riconoscimento dei vaccini in molti Stati del sud est asiatico ha penalizzato notevolmente gli arrivi. «Soffriamo la mancanza del turismo dei russi e dei cinesi che rappresenta il 50% del totale». E la riapertura dei voli con gli Stati Uniti? «Bisogna ricordare che la chiusura riguardava i viaggi dall’Italia, non il contrario». I turisti americani infatti non sono mai mancanti e continuano a invadere vie e piazze del centro storico.

Intanto ieri il ministro del Turismo Massimo Garavaglia ha chiarito che il piano per Roma «Caput Mundi» riguarderà 500 milioni di euro. E oggi all’assemblea annuale di Federalberghi si cercheranno strategie per sollevare le sorti della Capitale alla presenza del neo assessore capitolino al Turismo Alessandro Onorato e alla nuova presidente del I Municipio, Lorenza Bonaccorsi, che dirige un territorio dove si trova l’82% degli alberghi romani. Quali le richieste ai nuovi amministratori capitolini? «Dopo dieci anni di declino — chiarisce Roscioli — abbiamo una grande occasione di sviluppo, servono progetti per gli appuntamenti con la Ryder Cup del 2023, il Giubileo del 2025 e l’eventuale Expo del 2030». Quali invece gli interventi a breve e medio termine? «Prima di tutto bisogna togliere i rifiuti dalle strade, coprire le buche e sviluppar la mobilità. C’è bisogno di decoro, mi aspetto una città diversa in sei mesi».

Intanto la tassa di soggiorno continua a rimanere tra le più care d’Europa. «C’è una delibera che prevede il 10% delle risorse da destinare al turismo,mai rispettata». Da ieri è stata prorogata dal sindaco Gualtieri l’ordinanza per l’apertura scaglionata dei negozi: i forni fino alle 8,15 e gli altri dopo le 9,15.

Manuela Pelati, corriere.it