Nella città dell’ispettore Coliandro, arriva un nuovo strumento al servizio del turismo culturale: per viaggiare tra i luoghi delle narrazioni noir e quelli dei delitti reali che hanno segnato la storia bolognese. L’iniziativa nasce dal progetto di ricerca europeo DETECt, coordinato dall’Università di Bologna Immagini dei contenuti di DETECt Bologna Scoprire Bologna sulle tracce del giallo e del noir, attraversando i luoghi narrati nelle serie poliziesche ambientate sotto le Due Torri, dalle scorribande televisive dell’ispettore Coliandro agli intrighi che animano i romanzi di autori come Loriano Macchiavelli, Grazia Verasani, Carlo Lucarelli, Giampiero Rigosi. Per farlo, da oggi, c’è DETECt Bologna, una nuova webapp nata all’interno di DETECt (Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives), progetto di ricerca europeo coordinato dall’Università di Bologna che studia gli effetti della circolazione transnazionale e transmediale del genere crime in Europa. “DETECt Bologna sfrutta un principio di arricchimento semantico dello spazio urbano che permette all’utente di fare una doppia esperienza della città: come luogo fisico, con i suoi monumenti, le piazze, gli edifici storici, e come scenario di narrazioni e memorie culturali”, spiega Monica Dall’Asta, professoressa al Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e coordinatrice del progetto. “Tramite la tecnologia GPS, la posizione dell’utente viene traslata su una mappa interattiva articolata in una serie di tappe: una volta giunti in prossimità dei luoghi segnati, i contenuti associati vengono sbloccati e resi fruibili”. Accessibile sul sito del progetto DETECt, la app è stata realizzata dai ricercatori del Dipartimento delle Arti e del Dipartimento di Filologia classica e Italianistica affiliati al progetto – Sara Casoli, Silvia Baroni e Federico Pagello – con la supervisione della professoressa Ilaria Bartolini del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria (coordinatrice tecnologica del progetto).