
“Ripristineremo il principio dello Statuto federale che vieta qualunque forma non di controllo ma di partecipazione, anche dell’1%, così risolviamo definitivamente questo problema”. Lo ha affermato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nella foto, nel corso di una conferenza stampa a Catanzaro, rispondendo a una domanda sulle multiproprietà nel calcio. “Il 30 in Consiglio federale – ha riferito Gravina – noi porteremo una nuova norma. Daremo il tempo tecnico. Oggi ci sono solo due situazioni, potrebbero essercene altre ma non ce ne possono più essere. La Salernitana è già andata, quindi la Salernitana ormai deve risolvere il problema in tempi rapidi, e glielo auguro. Per quanto riguarda le due situazioni, che sono Verona-Mantova e Napoli-Bari, daremo un tempo tecnico – ha spiegato il presidente della Figc – per risolvere subito questo problema: comprendiamo che hanno già fatto degli investimenti quindi hanno avuto delle deroghe, non ci potranno più essere deroghe, non ci saranno deroghe. Ci sarà solo la possibilità di avere squadre nel mondo dilettantistico e nel professionismo, ma ripristineremo il principio dello Statuto federale che vieta qualunque forma non di controllo ma di partecipazione, anche dell’1%, così risolviamo definitivamente questo problema”. “C’è una norma internazionale sulla quale possiamo fare poco, possiamo solo lavorare per convincere le nostre proprietà, come lo stanno facendo, che è fondamentale valorizzare i nostri vivai”.Così ha parlato Gravina, con riferimento alla possibilità di porre un limite al numero degli stranieri nelle squadre di serie A. “La Nazionale – ha aggiunto Gravina – lo sta facendo, noi lanciamo tantissimi giovani: credo che oggi la Nazionale italiana sia un modello, un modello che ha convinto tantissime squadre oggi a cambiare approccio e atteggiamento nella loro programmazione a livello di investimenti. Purtroppo noi possiamo agire solo in una direzione, d’accordo con il governo e con il Coni, limitare gli extracomunitari, ma a livello di comunitari – ha sostenuto il presidente della Figc – possiamo fare molto, molto poco”.