Governo si muove su più fronti. In attesa dell’ok alla Nota di aggiornamento al Documento di economia e Finanza (NaDEF), atteso nelle prossime ore, discute sul maxi decreto fiscale collegato alla Legge di bilancio, che interviene anche sul fronte lavoro.
L’obiettivo è quello di rifinanziare la cassa integrazione d’emergenza almeno fino alla fine dell’anno. Si passa dalla copertura delle risorse necessarie all’Inps per liquidare i periodi di quarantena concessi ai lavoratori rimasti in isolamento ma sprovvisti della copertura malattia per Covid, al “nodo” scadenza dei contratti di somministrazione.
Il ministro del lavoro, Andrea Orlando (nella foto), da tempo sta lavorando al pacchetto che dovrebbe prevedere la norma sulla quarantena, la quale coprirà il pregresso e tutto il periodo fino al 31 dicembre, termine che ora è previsto per lo stato d’emergenza. Attualmente, ci sono 900 milioni di euro che consentiranno di superare il problema applicativo che aveva reso impossibile il pagamento degli stipendi dei lavoratori in quarantena.
Nello stesso provvedimento d’urgenza ci dovrebbe essere anche l’intervento per assicurare la continuità occupazionale di 100mila lavoratori in somministrazione, sulla quale pende la “scure” del decreto Agosto del 2020.
Il possibile punto di caduta dovrebbe passare dall’”eliminazione della scadenza del 31 dicembre 2021 per i lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle agenzie per il lavoro, inviati in missione nelle aziende a tempo determinato, ripristinando, senza scadenza temporale, la possibilità per “tali lavoratori di essere inviati in missione sia a tempo indeterminato che a termine presso gli utilizzatori senza obbligo di causale o limiti di durata”.
Per gestire l’uscita “graduale” dal blocco dei licenziamenti si pensa anche di inserire nel pacchetto altre 8/9 settimane di cassa gratuite, fino al mese di dicembre.