Nautica, Toti: la Liguria si conferma centrale

Share

“La Liguria si conferma prepotentemente centrale nel mondo della nautica, utilizzando lo sviluppo di questo settore per sviluppare a propria volta il proprio territorio in una serie di progetti integrati da ponente a levante”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nella foto, intervenuto al convegno “Liguria hub della Nautica – le grandi trasformazioni urbanistiche in atto: Watefront, Hennebique, Miglio Blu”, organizzato nell’ambito del Salone Nautico. “Questo Salone ha fatto un salto di qualità, non solo perché la nautica cresce, siamo sold out come biglietti e l’economia sta ripartendo – ha aggiunto – ma soprattutto perché questo è diventato un hub di progettazione del futuro, integrato rispetto a tanti progetti in fase di realizzazione che in qualche modo ruotano intorno al mondo della nautica”.
Secondo Toti è da qui che si metteranno le basi per lo sviluppo della Liguria: “Partendo dal Miglio Blu in costruzione alla Spezia, diventata il primo distretto della nautica, fino al porto turistico di Ventimiglia, inaugurato all’inizio di questa stagione, tutta la Liguria è coinvolta in questo processo. Qui, in quest’area, siamo nel cuore di quello che sarà lo sviluppo del progetto del nuovo Waterfront di Levante, che ha saputo mettere insieme pubblico e privato, mondo della nautica e mondo dell’edilizia in un progetto straordinario. Tra poco partirà anche Hennebique ed è in corso il progetto del Porto di Rapallo”.  Centrale in questo percorso, la formazione professionale, secondo Toti: “Il tema delle risorse umane è centrale e lo sarà sempre di più. Dobbiamo continuare a lavorare per formare giovani per i mercati che avanzano. Avremmo bisogno che la legislazione del lavoro venga inserita tra le riforme del Pnrr e credo che il governo se ne farà carico ma – ha proseguito il governatore – abbiamo bisogno anche di individuare i bisogni delle aziende e formare il personale in quella direzione. Altrimenti correremo il rischio, fondato, di avere un mercato fatto dalla domanda e avere un’offerta non in grado di soddisfare quella domanda, con un’ulteriore corollario negativo in più che sarà l’aumento dei prezzi, della crescita dell’inflazione e dell’intervento degli istituti bancari centrali e quindi con un aumento del costo del denaro. È un circolo vizioso che non dobbiamo innescare e, anzi dobbiamo creare manodopera per soddisfare la domanda crescente a prezzi il più possibile stabili per garantire un lungo periodo di sviluppo”.