L’amore nelle relazioni è stato un danno collaterale del COVID-19. Ad affermarlo è Kanika K. Ahuja, professore presso la Lady Shri Ram College for Women, in India e tra gli autori di uno studio sulla sfera affettiva durante la pandemia, pubblicato su Family Relations. Cento partecipanti, 65 fidanzati e 35 sposati sono stati intervistati in due ondate, prima a gennaio-marzo e poi a maggio dopo il lockdown dai ricercatori. Ne è emerso che la soddisfazione delle relazioni, l’amore, l’intimità e la passione erano significativamente più bassi dopo il blocco rispetto al pre-blocco. Dallo studio è emerso che le coppie di fidanzati non conviventi hanno mantenuto la relazione ma il non poter svolgere attività insieme, come uscire, guardare un film o condividere ricordi, ha danneggiato il loro rapporto. Le coppie conviventi hanno cambiato abitudini, e attività prima considerate noiose come le faccende domestiche, sono diventate associate all’amore.
“Il modo in cui le coppie trascorrono del tempo insieme è la chiave per tenere viva una relazione d’amore. Guardare film insieme, ricordare esperienze positive e condividere i lavori domestici ha mantenuto il legame”, ha affermato la co-autrice Kanika K. Ahuja secondo cui in India, a causa del Covid e della pandemia, “le norme che definiscono una relazione, in particolare per quanto riguarda la partecipazione al lavoro domestico da parte degli uomini, devono essere riviste per adeguarsi alla nuova normalità”.