
“Abbiamo di fronte una nuova epoca che sta per iniziare dopo questa pandemia. Ci sono 230 miliardi di euro da spendere, 25 miliardi del piano nazionale di ripresa e resilienza sono già arrivati a luglio, molti di questi soldi sono nelle mani dei sindaci e dei presidenti di Regione”. Lo ha detto il ministro agli Esteri Luigi Di Maio, nella foto, partecipando ad un incontro politico a Cerignola, nel Foggiano.
“La capacità di spesa di questi fondi o la capacità di sprecarli – ha aggiunto il Ministro – dipenderà da chi eleggiamo a capo dei nostri Comuni, dipenderà dalle capacità dei consigli comunali e delle giunte comunali. Quindi la responsabilità è in mano ai cittadini quando andranno a votare a ottobre. Potranno votare per sindaci che spendono quei soldi nella direzione giusta oppure che sostanzialmente rischiano di minare la credibilità della loro città, del loro Paese, dell’Europa. E vi ricordo che questi soldi sono più di quelli del piano Marshall del dopoguerra. Stiamo parlando – ha aggiunto Di Maio – di una quantità incredibile di fondi su cui tutti quanti vogliono mettere le mani e abbiamo bisogno di persone oneste e capaci. Serve portare a capo dei Comuni degli amministratori in grado di spendere non solo i fondi del Pnrr, ma anche i nuovi fondi di Rigenera Italia, quelli per i comuni per la messa in sicurezza energetica e ristrutturazione energetica degli edifici pubblici. Ci sono i fondi del super bonus che vanno alle famiglie, ma le pratiche le fanno i Comuni e bisogna fare in fretta. Ci sono i fondi del nuovo calcolo della destinazione dallo Stato centrale ai Comuni delle risorse. Abbiamo finalmente superato il meccanismo odioso della spesa storica che impediva ai Comuni di avere i fondi al Sud e quindi non risultavano meritevoli di più risorse. Questo – ha concluso – ha creato disparità tra i Comuni del Sud e altre parti d’Italia”.