Torna, in libreria, il secondo libro del geniale scrittore Andrea G. Pinketts. Quel Vizio dell’agnello che ha conquistato il cuore di migliaia di fan. Pinketts, tra le tante cose, è vincitore di varie edizioni del MystFest e di un Premio Scerbanenco, è stato insignito della medaglia d’onore dell’Assemblée Nationale de la République Française per meriti artistici e culturali. È noto sia per le sue raccolte di racconti, sia per i romanzi della chanson de geste del suo alter ego Lazzaro Santandrea, che dopo l’esordio in Lazzaro, vieni fuori torna ne Il vizio dell’agnello. Questa è la trama. Lazzaro Santandrea, detective in una Milano allucinata di fine anni Ottanta, sotto lo pseudonimo di Dottor Totem, specialista in tabù, riceve nel suo studio una varia umanità che lo crede cartomante, sessuologo, pranoterapeuta. In realtà lui, picaresco e freudiano quasi trentenne, attende la propria nemesi. Gli si presenta sotto forma di due ottantenni insospettabili, i quali rivelano che la loro bambina, Branka, già vincitrice di un premio di bontà, è diventata “un mostro” che avvelena i piccioni in Piazza del Duomo. Ma ora la “bambina”, stanca dei volatili, punta a una vittima più gustosa: l’uomo. Branka ha il vizio dell’agnello, sordido, nascosto, quello della vittima sacrificale ma… con le zanne. Il libro torna in vita grazie all’attivismo dell’Associazione A.G. Pinketts, che ha costruito una nuova edizione da collezione. Il romanzo verrà presentato oggi al Festival Premio Torre Crawford, a San Nicola Arcella (CS). A raccontarlo il regista Aldo Lado con Andrea Carlo Cappi