La Conferenza G20 che si è tenuta oggi a Santa Margherita Ligure è stata dedicata all’empowerment femminile. Al centro del dibattito, per la prima volta in un incontro ufficiale in ambito G20, il ruolo fondamentale delle donne e il loro diritto al lavoro, come leva critica per i diritti umani e per combattere le disuguaglianze, a partire dalla disparità di genere, soprattutto in un contesto internazionale come quello attuale, nel quale l’affermazione e la tutela dell’empowerment delle donne è messo a rischio. Alla Conferenza, presieduta dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, è intervenuta Emma Marcegaglia, Presidente del B20, il principale engagement group del G20 espressione del mondo delle imprese a livello globale, nell’ambito della tavola rotonda sull’ Empowerment lavorativo ed economico e armonizzazione dei tempi di vita.
Alla Conferenza G20 sull’Empowerment Femminile – che si è svolta in forma fisica e virtuale – sono intervenuti, fra gli altri, Helena Dalli, Commissaria Europea all’Uguaglianza; Åsa Regnér, Vice Direttrice Esecutiva UN Women, l’agenzia delle Nazioni Unite per la parità di genere e l’empowerment femminile; Ulrik Vestergaard Knudsen, Vice Segretario Generale OCSE; Bogolo Joy Kenewendo, Inviata Speciale G7 e G20 per il Women Political Leaders, rete globale delle donne politiche insieme a numerosi Ministri per le pari opportunità dei paesi G20.
“L’empowerment delle donne è un potente motore di inclusione e uno strumento efficace per combattere le disuguaglianze. Il mio pensiero va alle donne in Afghanistan, così come a tutte quelle che vivono nella segregazione in molti paesi del mondo, private dei loro diritti fondamentali e vittime di abusi quotidiani. Ma l’empowerment femminile è anche uno straordinario strumento per promuovere la crescita socio-economica e la sostenibilità a lungo termine, come dimostrano i dati: se tutti i paesi dell’OCSE avessero il tasso di occupazione femminile della Svezia, si genererebbe un impatto economico fino a 6 miliardi di dollari”, ha dichiarato Marcegaglia. “Sono necessari strumenti concreti e incentivi per aumentare l’occupazione femminile di qualità, retribuita in modo equo, senza disparità di genere. Vanno rimosse le barriere culturali che limitano l’accesso delle donne alle materie STEM e a posizioni di leadership. Chiediamo ai governi del G20 politiche capaci di creare un miglior equilibrio tra vita lavorativa e familiare e di riconoscere formalmente l’enorme quantità di lavoro non pagato svolto dalle donne affinché questa economia informale diventi reale favorendo crescita, sviluppo ed emancipazione”, ha concluso la presidente del B20.