Lo rileva il quotidiano online Affari Italiani
Durante i mesi più estremi della pandemia il titolo di Poste Italiane è sicuramente uno di quelli che ha registrato le performance migliori in Borsa. A dirlo è Affari Italiani con un articolo che fa il punto sui titoli di Piazza Affari negli ultimi 18 mesi.
Il quotidiano online inizia parlando dei primi giorni del coronavirus, ricordando “una perdita sul Ftse Mib del 17% il 12 marzo del 2020, soltanto tre giorni dopo il crollo di oltre l’11%. Due delle tre peggiori sedute della Borsa di Milano sono avvenute nel mese di marzo dello scorso anno”. Quindi il crollo del petrolio, scambiato a tassi negativi, “con i mezzi di trasporto fermi in tutto il mondo, con gli aerei parcheggiati negli hangar salvo quelli deputati a inviare aiuti e respiratori a questo o quel paese”. Attualmente la situazione sui mercati finanziari è cambiata. “I vaccini, gli interventi dei governi e delle banche centrali, la sensazione che il “new normal” possa comunque funzionare, ha riportato il Ftse Mib addirittura a livelli superiori a quelli del pre-pandemia”, addirittura vicini ai massimi di sempre del periodo precedente alla crisi dei mutui subprime: “In 18 mesi, il principale indice del listino milanese ha guadagnato oltre il 18,4% (e oltre il 40% se si prendono i giorni, nerissimi, di inizio marzo)”.
Nell’articolo di Affari Italiani Poste Italiane è così menzionata: “Sfogliando l’elenco delle 40 aziende che compongono il Ftse Mib si può apprezzare, ad esempio, il balzo di Poste Italiane, che è cresciuta di quasi il 25% in Borsa negli ultimi 18 mesi. E il motivo è abbastanza semplice da comprendere: l’incremento esponenziale dei pacchi veicolati, le partnership anche fuori dai confini, l’aumento dei servizi finanziari hanno fatto il gioco dell’azienda guidata da Matteo Del Fante (nella foto)”.