Il 2020 è stato il peggior anno mai registrato con una perdita di 71,7 dollari per passeggero, corrispondente a perdite nette di 126,4 miliardi di dollari complessivamente
A confermare che il 2020 è stato l’anno peggiore mai registrato per il trasporto aereo è l‘International Air Transport Association (IATA)che ha pubblicato il suo report con i dati sulle prestazioni per l’anno della pandemia.
Le compagnie aeree hanno trasportato 1,8 miliardi di passeggeri sui servizi di linea, con un calo del 60,2% rispetto al 2019. La maggior percentuale di perdite si è registrata per le compagnie del Medio Oriente per il traffico passeggeri con un calo del 71,5% in termini di passeggeri per kilometro rispetto al 2019, seguita dall’Europa (-69,7%) e dalla regione dell’Africa (-68,5%), mentre la Cina è diventata per la prima volta il più grande mercato interno nel 2020. In media nel 2020 si è verificata una perdita di 71,7 dollari per passeggero, corrispondente a perdite nette di 126,4 miliardi di dollari complessivamente.
«Il 2020 è stato un anno che tutti vorremmo dimenticare. Ma l’analisi delle statistiche sulle prestazioni per l’anno rivela una straordinaria storia di perseveranza – ha affermato Willie Walsh, Direttore Generale della IATA. – Al culmine della crisi nell’aprile 2020, il 66% della flotta di trasporto aereo commerciale mondiale è stata bloccato a causa della chiusura delle frontiere o dell’imposizione di rigorose quarantene da parte dei governi. Un milione di posti di lavoro sono scomparsi. E le perdite del settore per l’anno sono state pari a 126 miliardi di dollari. Molti Governi hanno riconosciuto contributi all’aviazione e hanno fornito linee di finanziamento e altre forme di supporto. Ma sono state le azioni rapide delle compagnie aeree e l’impegno delle nostre persone che hanno permesso all’industria aerea di attraversare l’anno più difficile della sua storia».