Sono iniziate le trattative attese tra Unicredit e Mps. La svolta è arrivata ieri, momento in cui la banca milanese e il ministero dell’Economia e delle Finanze, nella sua qualità di azionista di maggioranza di MPS, hanno deciso di aver “approvato i presupposti per una potenziale operazione avente ad oggetto le attività commerciali della banca senese, attraverso la definizione di un perimetro selezionato e di adeguate misure di mitigazione del rischio”. Ci saranno dunque le interlocuzioni in esclusiva per verificare la fattibilità dell’operazione.
Ci sono dei presupposti disposti con il Mef per verificare la fattibilità dell’operazione a livello patrimoniale ed economico. Nello specifico, Unicredit chiede:
“L’esclusione di contenziosi straordinari non attinenti all’attività di ordinaria gestione bancaria e di tutti i relativi rischi legali, attuali o potenziali”, “l’esclusione dei crediti deteriorati e l’adeguata copertura di eventuali ulteriori rischi di credito che siano identificati anche a seguito della due diligence attraverso modalità da definire”.
Inoltre, tra le disposizioni c’è un “accordo sulla gestione del personale in funzione del compendio inerente all’esercizio delle attività commerciali, al fine di assicurare un’integrazione agevole, rapida ed efficace del business nel gruppo”.
L’operazione allo studio – dice la nota – “sarà subordinata al positivo esito della verifica della sussistenza dei presupposti essenziali dell’operazione, della due diligence legale, patrimoniale, fiscale, contabile e industriale, e delle interlocuzioni con il Mef e Mps finalizzate ad addivenire a una più puntuale definizione della struttura, dei termini e del perimetro dell’operazione, nonché alla successiva definizione dei relativi accordi vincolanti”.
“E’ presto per dire ora se il Governo sarà azionista di Unicredit”. Ha affermato l’amministratore delegato di Unicredit Andrea Orcel spiegando che “dipenderà da quale sarà la struttura dell’operazione”. “Abbiamo un obiettivo in mente e puntiamo a concludere la trattativa il più presto possibile”, ha sottolineato aggiungendo che “il perimetro che possiamo acquisire lo si saprà in settembre. Al momento la neutralità sul capitale è un principio, prima dobbiamo andare alla due diligence e stabilire il perimetro da acquisire”.
Mps ha circa 3,9 milioni di clienti, 80 miliardi di euro di crediti alla clientela, 87 miliardi di euro di depositi della clientela, 62 miliardi di euro di masse in gestione e 42 miliardi di masse in amministrazione.
L’operazione permetterebbe quindi a UniCredit di rafforzare il posizionamento competitivo in Italia e in particolare nel Centro-Nord, dove si trova il 77% degli sportelli di Mps, contribuendo, inoltre, a una crescita della quota di mercato in Toscana di 17 punti percentuali, in Lombardia e in Emilia Romagna di quattro punti percentuali e in Veneto di otto punti percentuali.