Callipo, azienda calabrese con una storia di 108 anni nelle conserve ittiche di qualità, ha registrato, al 30 giugno 2021, un fatturato pari a 37.438.168 euro, in crescita del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2020. “Un risultato – spiega una nota dell’azienda – che conferma il trend positivo che l’azienda segue in modo costante, anno dopo anno, chiudendo con il segno + anche il 2020 con un fatturato di 67.409.064 euro in aumento del 7,6% rispetto al 2019. Performance importanti – si sottolinea – frutto di una strategia di sviluppo mirata alla diversificazione sia dei canali di vendita che dei prodotti e nel 2020 si è scelto di puntare ulteriormente in questa direzione ampliando l’offerta anche a referenze che esulano dal core business del mondo ittico con i brand Callipo Dalla Nostra Terra e Callipo 1913″. I prodotti “best seller” nel primo semestre 2021 rimangono le conserve ittiche con i classici Filetti di Tonno in olio di oliva in vaso di vetro da 170gr e le “scatolette” di tonno in olio di oliva nel formato 80gr x3, comfort food per eccellenza anche durante il lockdown. Risultati importanti arrivano anche dall’e-commerce shop.callipo.com che dopo aver triplicato il fatturato nel 2020, rispetto al 2019, continua a dare soddisfazione anche nel 2021”.
“Affrontiamo anche il secondo semestre del 2021 con ottimismo”, commenta il leder del gruppo Giacinto Callipo, V generazione della famiglia, “forti del trend positivo già registrato nei primi mesi. Entro fine anno – annuncia – contiamo di inaugurare il nuovo magazzino a San Pietro, a 15 km dallo stabilimento di produzione. Si tratta di un investimento di oltre 5 milioni di euro che ci consentirà di avere una capacità di stoccaggio per i prodotti finiti doppia rispetto all’attuale e, contestualmente, ci permetterà di poter ampliare il reparto confezionamento utilizzando l’area finora adibita a magazzino presso lo stabilimento di Maierato. Con questo terzo magazzino il processo di produzione sarà dislocato su 3 siti: il magazzino della materia prima tonno nell’Area Portuale di Gioia Tauro, la lavorazione nello stabilimento di Maierato, il magazzino dei prodotti finiti a Lamezia Terme (CZ)”.