Arriverà nei prossimi giorni il decreto che dovrebbe sancire l’utilizzo del certificato verde, ma quello che emerge dal dibattito è l’intenzione di adottare una linea più morbida rispetto a quella messa in atto Oltralpe da Emmanuel Macron, insomma una stretta più ‘gentile’ per il green pass italiano. L’unica certezza per ora è che il green pass sarà rilasciato solo dopo la seconda dose. Scelta, quella italiana, che era un caso isolato ma che invece ora permetterà al Belpaese di allinearsi agli altri dell’Unione Europea.
Trasporti ed eventi
Per ora gli unici viaggi nel mirino sembrano essere quelli fuori dai confini nazionali ma si sta lavorando sull’ipotesi di introdurre l’obbligo di green pass per aerei e treni a lunga percorrenza.
Quella riguardante bar e ristoranti, inclusi da Macron nell’elenco delle attività per accedere alle quali sarà necessario il certificato verde, resta una delle questioni più complesse. In diversi, tra le forze di maggioranza, evidenziano le problematiche che potrebbero emergere da una scelta di questo tipo in Italia.
Più probabile invece una stretta sugli stadi e sui grandi eventi mentre si sta valutando anche di introdurre il green pass per l’accesso a cinema, teatri, concerti, palestre e piscine.