Nel 2019, in Calabria, sono state prodotte 767 mila tonnellate di rifiuti, di cui circa il 48% (367 mila tonnellate) è stato differenziato. Lo rende noto Legambiente. “Il dato medio regionale di RD – si legge in una nota -è sotto l’obiettivo del 50% previsto al 2009 (11 anni fa) con dati su scala provinciale ancor più eclatanti (RD provincia di Crotone 31%, Reggio Calabria 36%, Vibo Valentia 41%, Catanzaro 54% e Cosenza 59%). Nelle 5 discariche presenti (dati 2019) sono andate ben 309 mila tonnellate di rifiuti urbani (il 40%) a cui si aggiungono le 106 mila tonnellate incenerite nell’inceneritore di Gioia Tauro. L’organico è la voce predominante dei rifiuti urbani prodotti (163 mila tonnellate delle 367 mila differenziate) seguito dalla carta (87 mila tonnellate). Per gestire l’organico sono presenti 6 impianti di compostaggio per 85 mila tonnellate trattate e 1 impianto anaerobico/aerobico che ne tratta altrettante 85 mila tonnellate a Rende (Cs). Le piattaforme presenti che trattano gli imballaggi sono 25 di cui 5 per carta, 17 per legno e 3 per carte e legno. Non ci sono – conclude Legambiente – impianti per trattare la plastica”.