Nel 2020 i surgelati hanno proseguito il cammino di crescita già cominciato l’anno precedente, attestandosi su un valore di mercato che ha oscillato tra i 4,4 e i 4,7 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati emersi dal Rapporto Annuale sui Consumi dei Prodotti Surgelati in Italia di IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati), che ha fotografato l’andamento del settore in Italia nel 2020. Decisiva, in questa crescita, la performance del settore Retail, che con 595.379 tonnellate è arrivato a coprire il 68,5% del valore di mercato. Grande successo anche per il Door to Door, che ha raggiunto quota 100.000 tonnellate commercializzate, anche grazie all’impennata dell’E-commerce. Favorita dalle restrizioni seguite all’emergenza sanitaria, questa modalità di acquisto ha rappresentato una comodità per molti italiani e il trend sembra destinato a confermarsi anche nella fase post pandemia, apertasi nella seconda metà del 2020.
A fare da contraltare, in questo scenario, è il crollo del Fuoricasa, che ha registrato un pesante -37% nel volume dei consumi, con una brusca inversione di tendenza rispetto a un trend che, negli anni precedenti, era sempre stato connotato da un aumento costante anche in termini di valore (dai 67,4 miliardi del 2008 a 83 miliardi nel 2018, con un ulteriore +1,1% fatto registrare nel 2019). A pagarne le conseguenze più pesanti il settore della ristorazione, drammaticamente penalizzato dalle chiusure forzate imposte durante la pandemia. Tra i prodotti surgelati, la pizza italiana va forte in tutta Europa e non solo. L’Europa domina il nostro export, rappresentando da sola l’81,6% per volume e il 77,8% per valore, anche se le pizze made in Italy raggiungono ormai senza eccezioni i cinque continenti. La classifica dei Paesi in ordine di incidenza sull’export di nostre pizze sottozero conferma la Germania al primo posto (19,3% sul totale per valore delle esportazioni di surgelati), seguita dagli USA (14,1%), eccezione di crescente valore in una top 10 quasi tutta europea. Seguono Francia (13,1%) e due Paesi più “piccoli”, come Svizzera e Olanda (che incidono però rispettivamente per il 7,4% e il 4,1%).
Per promuovere ancora di più sui mercati internazionali questi prodotti, nel 2020 è stato raggiunto un accordo – grazie al lavoro di UIF, del Ministero della Salute, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell’Ambasciata italiana a Washington e dei Servizi Veterinari Regionali – che rende possibile, per tutte le aziende italiane autorizzate esportare in America prodotti surgelati anche con carne suina / prodotti di salumeria: una straordinaria opportunità strategica, che consentirà di andare incontro ai gusti dei consumatori statunitensi con l’amatissima “Pepperoni Pizza” made in Italy, il cui ingrediente principale è il salame piccante. “L’accordo raggiunto – osserva il Presidente IIAS, Donegani – potrà avere effetti ancora più significativi in termini di export, permettendo alle nostre aziende del comparto frozen di intraprendere un percorso di esportazione negli USA anche di altri prodotti surgelati sempre con carne suina, come le lasagne o altri piatti ricettati della tradizione made in Italy”. Durante i lunghi mesi di lockdown del 2020, gli italiani hanno scelto sempre più il cibo surgelato: i consumi sono cresciuti del +5,5% sul 2019, con un risultato complessivo di 896.034 tonnellate consumate. Un successo che è valso un record di consumo pro-capite di alimenti surgelati per il nostro Paese, attestati a 15,1 Kg di media all’anno. Determinante, in questa crescita, il risultato del Retail, che è aumentato del +12,1% sul 2019, così come il Door to Door e l ’E-Commerce. A questo risultato positivo, però, fa da contraltare il Fuoricasa, che ha segnato un calo del -37% sull’anno precedente. Il crollo d’altra parte era inevitabile con la chiusura di bar e ristoranti, ma anche delle mense aziendali e scolastiche.
“Nel 2020 – spiega Giorgio Donegani, Presidente IIAS – gli Italiani hanno fatto ricorso massiccio ai surgelati in fase di pandemia. La maggiore consuetudine domestica con i frozen food ha rafforzato la già positiva relazione di fiducia verso questi prodotti, legata in primis al riconoscimento della loro alta qualità”. Gli alimenti surgelati sono diventati “oggi parte integrante delle nostre abitudini alimentari. Una scelta anche ispirata a criteri salutistici, come testimoniano gli incrementi di consumo di verdura e pesce – sottolinea – . Anche i dati del primo trimestre 2021 confermano questo trend, con significativi progressi, sebbene non a doppia cifra come nel 2020”.
Tra i prodotti preferiti dai consumatori ci sono i vegetali, leader assoluti del settore, che hanno confermato il proprio primato, rappresentando oltre il 42% del totale Retail, con un incremento dei volumi del +10,5% sul 2019 (251.940 tonnellate commercializzate). Molto bene i prodotti ittici che, si attestano a 111.097 tonnellate (+18% sul 2019) trainati da uno straordinario +30,1% del pesce panato o pastellato. Bene le patate surgelate con una crescita del +10,7%, poi le pizze e snack (+15,6%). ‘Regina’ del segmento è la pizza Margherita, con 110 milioni di unità consumate su 240 milioni di pizze surgelate totali. Sale anche il consumo di piatti pronti con 33.940 tonnellate commercializzate (+4,8%). Si accentua infine la crescita anche delle carni surgelate, sia rosse che bianche, che con 14.620 tonnellate commercializzate nel Retail, fanno registrare un incremento del +10,5 e +9%.