Il Pil dell’Italia è calato, non a sorpresa, a inizio 2021, trascinato al ribasso ancora dai servizi, tuttavia, si stanno creando le condizioni per un rimbalzo già nel trimestre in corso, con un atteso rafforzamento nella seconda metà dell’anno. Lo afferma la Bussola dell’economia italiana, analisi della Direzione studi di Intesa Sanpaolo,
Il Pil italiano – si nota – ha subito una contrazione dello 0,4% nel 1° trimestre, sia pure di intensità minore rispetto a quella registrata nel 4° trimestre 2020 (-1,8%)
Il dato è stato marginalmente migliore delle aspettative di consenso (-0,5%), ed è in linea con la media eurozona e con l’economia spagnola (-0,6% e -0,5%, rispettivamente), più debole rispetto alla Francia (+0,4%), ma decisamente migliore rispetto alla Germania (-1,7%). La crescita acquisita per il 2021 (in caso di stagnazione dell’attività economica nel resto dell’anno, ipotesi peraltro assai pessimistica) è pari all’1,9%, il che conferma come il rimbalzo del Pil verificatosi nell’estate del 2020 lasci un’eredità statistica positiva per l’anno in corso. A migliorare le prospettive sono le indagini di fiducia, la riapertura delle attività soggette a restrizioni, la campagna vaccinale, il potenziamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In sintesi, afferma lo studio “gli sviluppi recenti appaiono coerenti con la nostra stima di un rimbalzo del Pil vicino al punto percentuale nel trimestre in corso. Soprattutto, si stanno creando le condizioni per vedere un’accelerazione potenzialmente anche molto ampia nel trimestre estivo, quando l’effetto-riaperture (nel confronto con i tre mesi precedenti) sarà massimo. Nel complesso, stanno emergendo rischi al rialzo (per ora di entità moderata) sulla nostra attuale previsione sul Pil 2021 (che per il momento si attesta al 3,7%). La svolta per l’economia appare già in corso”.