Books In Tour: il progetto che cambierà il modo di viaggiare

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Quando si legge un libro il tempo è sospeso e la mente è altrove, proprio come quando si viaggia. Per molto tempo la pandemia ci ha costretti a restare chiusi in casa e i libri sono stati l’unico espediente per continuare ad essere curiosi e girare il mondo, almeno con l’immaginazione.

L’Italia è da poco tornata in zona gialla ed è tanta la voglia di fare le valigie e partire, magari per cercare nella realtà il significato di quelle righe scritte su carta. Perché dunque non riprendere a viaggiare proprio a partire dalle pagine di un libro?

Proprio da questa riflessione è nato il progetto Books In Tour, letteralmente “libri in viaggio”, che consiste nel ripensare al turismo in chiave culturale e con un approccio digitale.
Gli ideatori dell’iniziativa sono Claudia Respano e Alessandro Celli, due giovani ragazzi pronti a portare tante novità nel settore culturale italiano.
Books In Tour è un progetto innovativo e ha l’obiettivo di proporre un modo tutto nuovo di divulgare la ricchezza del territorio italiano, scoprendolo a partire dalla promozione della lettura.

I destinatari a cui si rivolge questa iniziativa sono soprattutto i giovani. L’idea è di formare un “turista culturale” e avvicinarlo alla lettura in un modo totalmente differente dal consueto, facendogli scoprire al tempo stesso il patrimonio artistico, storico e culturale che posiziona l’Italia al vertice del panorama internazionale. I social network saranno lo strumento divulgativo del progetto, che punta a creare una community legata dagli stessi valori: la cultura e il viaggio.

“Pensiamo sia importante coinvolgere le generazioni più giovani e spingerle a pensare alla cultura in chiave innovativa, così che non vada perso o lasciato in secondo piano il patrimonio culturale che storicamente ha posizionato l’Italia ai vertici del panorama internazionale.” – spiegano Claudia Respano e Alessandro Celli – “Per far questo sfrutteremo l’enorme potere viralizzante dei social networks, ma non ci fermeremo qui: i social sono di certo lo spazio “virtuale” in cui il nostro turista culturale muove i primi passi per cercare tutte le informazioni di cui ha bisogno, ma alla fine la sua esperienza con la cultura sarà totalmente ‘reale’”. 

È solo l’inizio di questo progetto, ma sicuramente sentiremo presto parlare di questi ragazzi e della loro idea.