Come avevano stabilito, in passato, Ottavio e Rosita Missoni, passando il timone ai figli, allo stesso modo è la figlia adesso, Angela Missoni a decidere di fare un passo indietro: dopo 24 anni, lascia la direzione creativa dello storico marchio di moda italiana, per dedicarsi al ruolo di Presidente della società. Al suo posto ci sarà Alberto Caliri, stilista che conosce bene il dna del brand, avendo lavorato al suo fianco da quasi 15 anni. La scelta di Angela Missoni, non cambia gli equilibri dell’azienda la cui quota di maggioranza resta saldamente nelle mani della famiglia, mentre Fsi – Fondo Strategico Italiano detiene il controllo del 41,2 per cento. Gli altri membri della famiglia, a partire dalla madre Rosita al comando della linea MissoniHome, così come il fratello Luca e i nipoti Giacomo e Ottavio, mantengono ruoli dirigenziali. È un passaggio che segna l’inizio di una fase nuova, la terza, per il brand, nato quasi settant’anni fa in provincia di Varese. La pandemia ha accelerato le riflessioni in corso in tutte le aziende, a qualunque settore esse appartengono. E nella moda e nel lusso, che rappresentano uno dei fondamenti dell’economia italiana, i cambiamenti in corso sono molti.
Missoni nel passato, nel presente e nel futuro
“Oggi la Missoni è un’azienda che ha una grande solidità e una profonda armonia tra azionisti e manager”, dice Livio Proli, l’amministratore delegato arrivato un anno fa. “Intendiamo garantire la continuità” dice Proli, a lungo direttore generale di Armani. “Già da gennaio Alberto ha preso in mano la collezione e vedremo la sua interpretazione”.
Nelle scorse settimane è stato approvato il nuovo piano strategico 2021-2025 che punta su un rafforzamento del segmento del lusso, con l’allargamento della gamma di prodotti anche agli accessori; sul digitale, con un maggior peso dell’e-commerce, e la sostenibilità; e sull’espansione geografica. Ottavio si occuperà di sostenibilità, mentre il fratello Giacomo andrà a guidare Missoni negli USA, un mercato rilevante per la maison. In Cina invece, che oggi rappresenta quasi la metà degli acquisti mondiali di beni di lusso, il marchio finora non è stato presente: a gennaio è stata aperta una filiale, guidata da Paolo Santelli, e nell’ultimo trimestre dell’anno sarà inaugurato il primo negozio a Shanghai. Nel piano compare un altro elemento: la formazione: nella sede storica di Sumirago (Varese) sarà aperto un Missoni Lab per il quale sono in fase di selezione cinque giovani designer. Su questo fronte è impegnato Luca Missoni (insieme alla responsabile risorse umane Tiziana Rosato) che da sempre segue l’imponente archivio storico della maison.
Spesso si è sentito dire che Missoni sarebbe stata venduta, voci smentite, anche oggi da Proli. “Abbiamo un patrimonio di 80 milioni e abbiamo fatto provvista finanziaria per tempo. Questo ci ha permesso di reagire alla pandemia”.
La figlia di Angela Missoni
La stilista segue l’esempio di sua figlia Margherita Maccapani Missoni che a marzo aveva lasciato la direzione creativa della label M Missoni: “‘Mamma non voglio fare la vita che hai fatto tu, non voglio condurre la carrozza per tutti’ – ha spiegato la designer a Business of Fashion -. Lei lo ha capito prima di me. Sono felice della scelta che ho fatto, ho avuto le mie soddisfazioni, ma penso sia arrivato il momento di andare avanti con la mia vita. Adesso voglio davvero godermi l’assenza di programmi, di poter andare in spiaggia a metà settembre o a sciare a febbraio”.
“In me vivono due persone. Mia madre è una costruttrice di natura, un mattone sopra l’altro, non solo strategicamente, ma in modo spontaneo. Anche io credo di avere questa attitudine. Ma, dall’altra parte, convivo con lo spirito libero di mio padre che non voleva responsabilità e non voleva ampliare l’azienda. Non aveva bisogni materiali e poteva modificare qualsiasi capitolo della sua vita con facilità”, ha raccontato Missoni.